Sulle tavole imbandite per il Natale era pronto a finire pesce avariato spacciato per fresco, che sarebbe stato pagato, di conseguenza, come tale. Ma a rendere ricco il cenone delle festività, erano invece prodotti ittici pescati in mare quasi 3 anni fa e poi lasciati nel congelatore. A sventare la truffa, pericolosa per la salute dei consumatori, l’intervento della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera di Salerno che, nel quadro delle periodiche attività disposte dalla Direzione Marittima di Napoli, ha portato al maxi sequestro di prodotti ittici ed agroalimentari conservati in diverse celle frigorifere di un’azienda di Capaccio, di un fabbricato di oltre 1000 metri quadrati.
L’operazione, denominata ‘Filo di Arianna’, effettuata in collaborazione con i Nas di Salerno ed il Servizio Veterinario del territorio, ha portato al sequestro di circa 250 tonnellate di prodotti ittici ed agroalimentari (pesce, formaggi, prodotti caseari, ecc.), molti dei quali scaduti nel 2006 ed in cattivo stato di conservazione. Le attività di controllo sono state coordinate dal pm Angelo Frattini.
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