VALLO DELLA LUCANIA. Si sono svolti ieri i funerali, a Roma, della 17enne Valentina Col deceduta il 25 agosto scorso all’ospedale di Orbetello, in provincia di Grosseto, dopo un calvario durato undici giorni, da quando il 14 agosto la giovane promessa della pallavolo romana fu protagonista di una rovinosa caduta sulla spiaggia di Marina di Camerota, località scelta per le vacanze assieme al fidanzato, il 19 enne Emanuele Ferraro. Valentina, nel corso della sua permanenza cilentana, fece ricorso alle cure dei sanitari della Clinica Cobellis di Vallo della Lucania, il 19 agosto. La struttura sanitaria rientra nell’indagine coordinata dalla Procura di Grosseto ed intanto, dopo l’autopsia svolta sul corpo della 17enne, giunge una dichiarazione da parte del direttore sanitario della Cobellis, il dottor Aldo Rescinito, che ad una emittente toscana afferma: “Quando è giunta da noi la 17enne non aveva segni di perforazione del polmone che, invece – spiega Rescinito – potrebbe poi averne causato il decesso alcuni giorni dopo. La frattura, secondo gli esami fatti da noi, - continua Rescinito - era una minima infrazione composta e non dava segni di perforazione del polmone o della pleura”. Il direttore sanitario della Clinica Cobellis ha spiegato che la ragazza era arrivata accompagnata da due adulti accusando solo un dolore al torace, ma senza apnee. “Se è successo qualcosa - ha concluso Rescinito - è nei giorni seguenti. Il referto della radiografia e la radiografia è stato consegnato alla ragazza e ai due accompagnatori ai quali è stato riferito anche verbalmente l'esito".