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Agropoli, Pirozzi si presenta: tre ore di lavoro e prova del 4-3-3
Marco Rizzo
18 settembre 2013 13:57
Eye
  1968

AGROPOLI. La prima giornata da allenatore dell’Agropoli di Egidio Pirozzi si consuma con ben tre ore di seduta sul sintetico del “Torre”. Un lavoro incessante, diviso tra parte fisica ed aerobica e subito procedendo ad immergere nella tattica il gruppo che la società gli ha affidato per condurre i delfini in Lega Pro. Reparti impegnati a mandare giù i nuovi dettami, gli schemi che Pirozzi ha in mente per una rosa dalla qualità eccelsa che non può fallire ulteriori esami in vista anche degli scontri diretti in meno di un mese con Savoia ed Akragas. Per le scelte di formazione, in vista dell’esordio a Rende, è troppo presto, chiaro sembra il riferimento al modulo, il 4-3-3 che anche secondo l’allenatore eburino meglio s’addice alle caratteristiche e alla potenzialità dell’organico, che  si presenta ricco ed abbondante per tutti i ruoli.

RICORSO CONTRO IL TORRECUSO PER LA POSIZIONE DELL’ATTACCANTE LA CAVA

E’ pronto ad appellarsi all’articolo 100 comma 2 l’Agropoli per cercare di ottenere altri due punti in classifica, vincendo a tavolino la partita che domenica scorsa i delfini hanno pareggiato al “Guariglia” contro il Torrecuso dell’ex Pasquale Santosuosso, con lo 0-0 che ha poi provocato il terremoto tecnico con il cambio d’allenatore. S’affida al comma che “prevede che un calciatore non può essere per due volte acquisito a titolo definitivo” il segretario dell’Agropoli, Franco Savi. In oggetto c’è la posizione di Mario La Cava, l’attaccante ufficialmente entrato a far parte dell’organico del Torrecuso, proveniente dal Pomigliano, nella settimana che ha condotto all’impegno di domenica scorsa. La Cava è poi sceso in campo. L’Agropoli quindi prova ad ottenere dal giudice sportivo una sentenza favorevole, toccherà ora alla Lega Nazionale Dilettanti dirimere la questione.



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