AGROPOLI. Faccia a faccia negli spogliatoi e poi via sul campo. E’ lì che i delfini devono dimostrare di essere ancora vivi, domenica pomeriggio, per riscattarsi da due ko pesanti che rischiano di pregiudicare già adesso il cammino dell’Agropoli, o almeno ridimensionare dopo sole sei settimane gli obiettivi di grandezza dei cilentani. La necessità di reagire è tutta nello scontro diretto del “Guariglia” contro l’Akragas di Pino Rigoli. Un test-match sulla carta, quello che vedrà opporsi l’Agropoli agli agrigentini, per lo spessore di entrambe le compagini, ma i biancazzurri cilentani c’arrivano con le ossa rotte e già con una distanza da colmare rispetto ai siciliani. Intanto Egidio Pirozzi valuta l’ampio organico, con la rosa presente al “Guariglia”, ad eccezione dell’under Capozzoli, assente per nuovi esami al ginocchio. A lavorare a parte anche il difensore Eugeni, sofferente ad una caviglia. Da verificare in questa marcia d’avvicinamento alla sfida all’Akragas se Pirozzi manterrà la stessa linea di non offrire domani, nel test del giovedì, indicazioni sull’undici da schierare nel 4-3-3. Fatto sta che l’allenatore eburino, che sarà alla sua quarta esibizione con i delfini, ha già mutato tre volte, sia in difesa che a centrocampo, l’assetto dei titolari.
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