VALLO DELLA LUCANIA. E’ l’incrocio tra due delle compagini più in forma del campionato, rigenerate dal cambio d’allenatore. Taranto e Gelbison hanno deciso, nelle ultime settimane, di scegliere un condottiero diverso da quello iniziale. E la cura di Aldo Papagni da un lato e di Alessandro Erra dall’altro, ha prodotto i suoi effetti. I pugliesi, frenati all’inizio di un torneo che li vedeva già alla vigilia protagonisti, cercano di recuperare terreno, con il raggiungimento dei play-off che è solo il primo step, con una distanza di soli quattro punti dalla vetta da colmare. Domani, allo “Iacovone”, il Taranto non può fermarsi se vuole cullare ambizioni immediate di inserimento nel gotha del girone H. Davanti, però, avrà una Gelbison che con Alessandro Erra ha ritrovato, in toto, lo spirito osservato la passata stagione. Nel momento più difficile, dopo lo 0-3 di Francavilla, le modifiche tattiche e di schieramento, davanti al ciclo terribile che portava i nomi di Matera, Monopoli ed adesso Taranto, ha fruttato, per il momento, quattro punti sui sei a disposizione, addirittura rammaricandosi per il mancato blitz in terra lucana. Quindi, i rossoblu vallesi sono tornati a vestire i panni dell’ammazzagrandi, capace di non aver paura di nessuna avversaria. E domani, lo stesso atteggiamento, si avrà anche in uno stadio mai calcato prima, con la possibilità di ritagliarsi un pomeriggio da protagonista.