BATTIPAGLIA. Ed ora rischia di dover giocare un altro campionato, la Battipagliese. Fallita l’opportunità di battere la capolista Savoia, di continuare a macinare punti ed entusiasmo, con il -14 che diventa un divario incolmabile tra le parti, e con l’unica possibilità, adesso, di affilare le armi per la lotta play-off. Si è fatta sentire, nei numeri, la partenza ad handicap e le ultime settimane trascorse a rincorrere non sono sfociate nell’atteso successo sulla corazzata di Vincenzo Feola, che sbancando il “Pastena” ha ancora una volta dimostrato di essere la squadra più forte del girone, capace di non andare mai troppo in sofferenza, con il potenziale d’attacco della Battipagliese andato a secco. In tutto questo c’è la rabbia per alcune decisioni che secondo Luigi Squillante e la società bianconera avrebbero sfavorito ed affossato le speranze delle zebrette domenica pomeriggio. Due penalty non assegnati da Massimi di Termoli, in momenti chiave del confronto, capaci di poter riaprire un match che vedeva già sotto la Battipagliese. Poi c’è il nervosismo, con l’espulsione dalla panchina di alcuni dirigenti e l’attesa anche per capire cosa l’arbitro abbia riportato nel referto. La paura, a Battipaglia, è che oltre il danno arrivi anche la beffa.  Il diktat, per adesso, è di non mollare e riprendere la caccia a vittorie e posizioni più alte in classifica, a partire dal derby di domenica al “Gobbato” di Pomigliano