A seguito dell’incontro tenutosi ieri mattina presso la prefettura di Salerno, è stato deciso di rinviare un nuovo sgombero degli immigrati dalle case dove sono stati sistemati dopo il blitz delle forze dell’ordine, eseguito il 15 giugno scorso, nel podere rurale località Varolato dov’erano alloggiati. All’incontro, richiesto dalla Usb Immigrati, erano presenti: il vicesindaco ed assessore alle Politiche Sociale di Capaccio Paestum, Lorenzo Tarallo; la responsabile del Piano di Zona S6, Rosa Egidio Masullo; il sindaco di Sicignano degli Alburni, Alfonso Amato; membri del Dipartimento Immigrazione della Cgil; i cittadini extracomunitari Abed Allah Rawi, Redovane Moussaif e Bannany Farid in rappresentanza degli immigrati; la presidente dell’Associazione “Anzianinsieme”, Antonietta Scovotto, che sta ospitando i lavoratori presso ville confiscate alla camorra. L’intesa ha stabilito che i futuri alloggi verranno ricercati all’interno del comune di Capaccio. “La nuova ordinanza di sgombero non verrà eseguita – spiega una nota diramata dalle organizzazioni sindacali – fermo restando che, per gli stranieri, si tratta di un residenze provvisorie che saranno lasciate non appena sarà trovata soluzione presso altre abitazioni”. Il tavolo di concertazione tra le parti è stato così aggiornato alla prima decade del prossimo mese di settembre per “una valutazione delle soluzioni e degli impegni assunti tra le parti convocate”. Nella stessa nota si legge anche che “il Comune di Capaccio ed il Piano di Zona si faranno garanti con i proprietari di case dando vita ad un fondo di garanzia come proposto dai sindacati presenti all’incontro. I percorsi futuri vedranno necessariamente il concorso delle aziende che impegnano lavoratori extracomunitari”.