Attualità
Paestum, tocca al maestro Renzo Arbore
Comunicato Stampa
19 agosto 2010 06:37
Eye
  1917

Arbore_Orchestra_Italiana

 

Dopo le standing ovation per Massimo Ranieri e Gigi D’Alessio, toccherà al Maestro Renzo Arbore chiudere la triade di appuntamenti dell’estate 2010 curati al Teatro dei Templi da Anni 60 Produzioni. Arie napoletane e sonorità del sud gli ingredienti del concerto che l’ambasciatore della musica italiana nel mondo proporrà con la sua Orchestra Italiana, giovedì 19 agosto, a Paestum (ore 21.30).

Partito con la sua nuova lunga tournee lo scorso 6 marzo proprio dal salernitano (dal PalaSele di Eboli), il Maestro del clarinetto torna come promesso in zona con la sua originalissima e inconfondibile rilettura del repertorio classico partenopeo, arricchita da quell’inconfondibile stile contagioso e travolgente con cui, da quasi vent’anni, conquista il mondo da un’estremità all’altra, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada, con innumerevoli concerti, acclamatissimi ovunque, in un clima da record sempre in ascesa.

IL CONCERTO In programma un coinvolgente viaggio nella musica di tutti i tempi, partenopea e non solo, riletta con originali contamina­zioni tra sonorità e ritmi rock, blues, country, reggae, sudamericani, arricchito dall’intrattenimento puro nel solco dei suoi cult tormentoni lanciati con “Quelli della notte” e “Indietro Tutta”. Un concerto unico, racchiuso in un originalissimo format fatto di musica e divertissement napol-arboriani, classici intramontabili di repertorio e “canzonette” irriverenti tormentoni dei suoi programmi di successo, sia radiofonico che televisivo, come si conviene allo stile “Arboristeria”.

Anima centrale dello spettacolo l’altra musica, “quella dimenticata” come la definisce lui stesso, ovvero la canzone napoletana classica per il cui recupero il Maestro ha fondato l’Orchestra Italiana. In scaletta un incalcolabile ed imprevedibile pout-pourri di brani. Da "Era de maggio” a "Luna Rossa", da "Malafemmena" a "Dicitincello vuje", passando per "Reginella", "Munasterio 'e Santa Chiara", "Comme facette mam¬meta", "Aummo... aummo", "'O Sarracino", "Chella lIà" e tantissime altre ancora – dove ben si inseriscono gli omaggi a Totò e Murolo - il patrimonio culturale ed artistico di inestimabile valore dello spartito partenopeo rivive in questa singolare rivisitazione che magnifica la poesia, il divertimento e la contemporaneità di testi e musica. Grazie al sogno-scommessa di Arbore, tanti brani, a torto ritenuti antichi e fuori moda, riecheggeranno al Teatro nei Templi come già nei principali teatri e piazze di tutto il mondo (Radio City Music Hall, Madison Square Garden e Carnegie Hall di New York, Royal Albert Hall di Londra, Olympia di Parigi, Piazza Rossa di Mosca, solo per citarne qualcuno) in una rivisitazione in cui gli arrangiamenti ne esaltano la straordinaria bellezza. «Qualcuno – spiega Arbore - pensava, con grande ignoranza, che le canzoni napoletane appartenessero al passato, che avessero fatto il loro tempo, quando in realtà corrispondono a veri e propri serbatoi della musica che non ha età. Sono degli evergreen, come dicono in America, che sopravvivono alla moda, alle generazioni e diventano classici. Parliamo di poesie che non vanno relegate agli interpreti regionali, ma devono essere cantate con orgoglio in tutto il mondo insieme alle canzoni messicane e americane degli anni 30».

Immesse nuove energie ritmiche a supporto di inedite ed accattivanti sonorità, nelle mani del suo ensemble canzoni come le già citate "Reginella" e “Luna Rossa” e, ancora, brani come "Na sera e maggio", "Voce 'e notte", "Silenzio cantatore", "Scetate", "Mandulinata a Napule", "LI'arte d"o sole", ''l' te vurria vasà","Canzone appassiunata", "Te voglio bene assaje", "Canzone Marenara" e tanti altri, "prudentemente" rivisitati, tornano ad emozionare e divertire il pubblico che riscopre, così, l’inestimabile valore del patrimonio culturale ed artistico dello spartito napoletano.

L’ORCHESTRA ITALIANA Impegnati a far risplendere di nuova luce le più preziose gemme della canzone napoletana, sul palco quindici talentuosi elementi, tutti grandi solisti del proprio strumento; tra chitarre, percussioni, fisarmonica, pianoforte, mandolini, tamburelli e voci, anche i suoni jazz e fusion di Gegè Telesforo, altro appassionato e profondo conoscitore del genere, nonché fedele accompagnatore del Maestro in tutte le sue avventure artistiche.

Un’ensemble nato nel 1991, quando Arbore decise di cimentarsi nella sua personalissima sfida: celebrare Napoli in musica, cantare una città che guarda avanti senza rinnegare melodie e mandolini, sentimento e fantasia, tradizione e buon gusto. Come atto d'amore verso il più grande focolaio di artisti italiani della musica e della parola, l’artista decise di fondare l’Orchestra Italiana per rilanciare la Canzone Napoletana in patria e all'estero, anche se attraverso una rilettura dei classici partenopei. Così, da vent’anni, un repertorio che rischiava di venire da tutti considerato come parte di un passato da dimenticare, viene recuperato e riproposto condito da originali contaminazioni con alcune accattivanti sonorità: rock, blues, country, reggae, sudamericani. Immesse così nuove energie ritmiche, lo showman insieme con l'Orchestra riesce a riportare all'attenzione del grande pubblico di tutto il mondo la melodia classica napoletana come musica di "oggi", ancora viva e capace di esprimere le emozioni più intense e travolgenti. Dopo il debutto internazionale de "L'Orchestra Italiana" al prestigioso Montreux Jazz Festival (1991), in cui Renzo Arbore fu battezzato da Quincy Jones come "The new italian renaissance man"... della musica e dello spirito creativo italiano, centinaia e centinaia i concerti eseguiti nei principali teatri e piazze d'Italia, e poi quelli indimenticabili al Madison Square Garden ed alla Carnegie Hall di New York – è il terzo artista Italiano dopo Domenico Modugno e Renato Carosone ad esibirsi in quello che viene definito "il tempio della musica" - alla Royal Albert Hall di Londra, all'Olympia di Parigi, sulla Piazza Rossa di Mosca, e tanti altri ancora. Da allora, Arbore ha archiviato sold out e standing ovation, cifre da capogiro, riconoscimenti e premi che non hanno uguali e plaudono al suo spirito assolutamente travolgente e contagioso.

INFO UTILI Ancora disponibili gli ultimi biglietti per entrambi i settori previsti (Poltrona numerata euro 55, gradinata non numerata a sedere euro 35). I tagliandi potranno essere acquistati anche direttamente presso il Botteghino del Teatro dei Templi aperto la sera stessa dalle ore 18.30.  I cancelli del Teatro saranno aperti alle ore 19.30. lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.30. Per informazioni: 089.4688156, 089 464868, www.anni60produzioni.com.

 

Per Ulteriori Informazioni alla Stampa Regionale sulla Tappa:        

JaG communication Ufficio Stampa Anni 60 Produzioni                   

press@jagcommunication.com                             

Gilda Camaggio 335 6785601                



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