CAPACCIO. Rapina alla gioielleria “Momenti d’oro” di Capaccio Scalo: dopo aver arrestato in flagranza di reato uno dei malviventi grazie all’eroico intervento del brigadiere Rosario Cristaldi, dopo un’intensa notte di indagini serrate, i carabinieri hanno identificato l’altro complice della banda, un pregiudicato del Napoletano, e sono ora sulle sue tracce per ammanettarli. Nessun coinvolgimento nel colpo, invece, della donna bionda di Trentinara presente nella gioielleria al momento dell’irruzione dei malfattori, che era stata posta in stato di fermo in quanto testimone oculare: dopo un lungo interrogatorio per ricostruire la dinamica della rapina, è tornata a casa. Il 28enne di Torre del Greco, Angelo D’Ambrosio, incensurato, finito in manette (nella foto al momento dell'arresto), invece, ha trascorso la notte in cella, nel carcere di Fuorni a Salerno. Decisive le immagini del sistema di videosorveglianza interno della gioielleria sita nella centralissima Via Magna Graecia, all’interno della quale hanno eseguito tutti i rilievi del caso i carabinieri della Compagnia di Agropoli, agl’ordini del cap. Giulio Presutti, che ha coordinato personalmente le indagini, insieme agli esperti della scientifica del Comando provinciale di Salerno, diretto dal col. Riccardo Piermarini. Fondamentali, per dare impulso alle investigazioni, il supporto del comandante del Nucleo Operativo, il l.te Alfonso Cerotto, e della Stazione di Capaccio Scalo, il l.te Serafino Palumbo. Da segnalare che non ci sono stati spari, che i malviventi hanno agito tutti a volto scoperto e che il rapinatore arrestato non è stato trovato in possesso di armi. Sparito, invece, la borsa con il malloppo, ancora in via di quantificazione: tra oggetti in oro ed orologi, però, sarebbe consistente e superiore ai 25mila euro. Il fatto è accaduto intorno alle ore 17:30 di ieri: uno di due malviventi, dopo aver minacciato il personale del negozio, simulando di avere una pistola sotto il giubbino, si faceva consegnare merce per ingente valore e tentava di darsi alla fuga con un complice. I due venivano affrontati dal brigadiere Rosario Cristaldi che si trovava libero dal servizio e a diporto con la propria famiglia in un esercizio commerciale limitrofo. Il militare, avvisato da un passante, benché disarmato, è intervenuto con prontezza e ferma determinazione, incurante del pericolo cui si esponeva e con grande senso del dovere, riuscendo, dopo violenta colluttazione, a fermare uno dei due rapinatori, il quale, all’atto dell’intervento del carabinieri della Compagnia di Agropoli e della Stazione di Capaccio Scalo, è stato identificato in Angelo D’Ambrosio. Le immediate indagini, condotte in collaborazione con il Comando della Compagnia di Torre del Greco, hanno consentito di risalire al secondo autore del fatto e di individuare e sequestrare il mezzo utilizzato per la rapina. Sono prevedibili ulteriori sviluppi investigativi a breve.
IL BRIGADIERE CRISTALDI: “HO FATTO SOLO IL MIO DOVERE”
Trasportato all’ospedale di Battipaglia dall’ambulanza dell’Asi di Piazza Santini, i medici hanno prescritto 10 giorni di prognosi al brigadiere Rosario Cristaldi, il carabiniere eroe che ha bloccato, con grande coraggio, uno dei malviventi in fuga. Nella colluttazione, ha riportato la slogatura di una caviglia e diverse ecchimosi al volto, a seguito dei pugni sferratigli dal rapinatore. Cristaldi, 48 anni di cui quasi 30 di servizio, sposato con una bimba, è in servizio presso la Stazione dei carabinieri di Capaccio Capoluogo, diretta dal m.llo Maurizio Balistreri: non era armato quando, avvisato da un passante ed accortosi della rapina in corso, si è avventato su uno dei malviventi, acciuffandolo. Cristaldi, commentando su Fb l’articolo pubblicato online da StileTV, nel rassicurare le decine di utenti che si sono complimentati per il suo eroico gesto, ha umilmente affermato: “Sto bene, ho fatto solo il mio dovere, ho riportato solo una distorsione alla caviglia e mi rimetterò presto, grazie a tutti”. I primi a telefonargli per conoscere le sue condizioni di salute e congratularsi per l’atto coraggioso, sono stati il gen. Carmine Adinolfi, comandante della Legione Campania e comandante Interregionale, e il col. Riccardo Piermarini, comandante del Comando provinciale di Salerno.