Area demaniale occupata illegalmente è il reato contestato a M.G, amministratore della ditta “La rosa dei venti”, per aver realizzato un vero e proprio porticciolo (nelle foto) per il rimessaggio e l’ormeggio di barche alla foce in località Licinella a Capaccio. L’uomo effettuava l'attività commerciale a scopo di lucro, senza le necessarie autorizzazioni, sul demanio marittimo e le relative sponde della foce del corso d'acqua denominato Capodifiume, recintandole con dei pali in legno e corde. L’area in questione è sottoposta, tra l’altro, a vincolo paesaggistico: dunque, l’uomo avrebbe proceduto alla realizzazione del porticciolo abusivo senza richiedere i pareri della Soprintendenza e violando anche il codice della Navigazione. L’attività di controllo è stata effettuata dalla Forestale di Foce Sele, coordinata dal comandante Marta Santoro, su disposizione del procuratore aggiunto della procura di Salerno Erminio Rinaldi. Le operazioni sono state effettuate con l’ausilio del personale della polizia locale di Capaccio Paestum, diretto dal comandante Antonio Rinaldi. I controlli successivi hanno permesso di accertare che l’imprenditore aveva violato anche i sigilli in un’altra area utilizzata in precedenza come zona per l’ormeggio delle barche. Inoltre, sul posto sono state rinvenute alcune taniche di carburante per le imbarcazioni, detenute illegalmente, e sono stati scoperti dei cavi elettrici per la fornitura e l’adduzione di elettricità, i quali erano stati insabbiati senza autorizzazione e senza tener conto che potessero essere una possibile fonte di pericolo per i bagnanti che frequentavano la zona. Le unità di diporto saranno restituite ai proprietari ignari dell’attività illegale che veniva svolta sul demanio fluviale.