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Avellino, continua il sogno del cilentano Angelo D'Angelo: dalla serie D allo Juventus Stadium
Marco Rizzo
19 dicembre 2013 13:38
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ASCEA. Ha coronato un percorso durato quattro anni, Angelo D’Angelo, entrando ieri sera allo Juventus Stadium per affrontare, con il suo Avellino, la Vecchia Signora, in Coppa Italia. Il risultato, il 3-0 finale che ha consentito il passaggio del turno agli uomini di Antonio Conte, non ha sorriso al centrocampista di Ascea, che però diventa ancora una volta l’uomo simbolo della sua di scalata, e di quella del club bianco verde. Nel 2009, il 28enne mediano vestiva la casacca irpina in serie D, con la blasonata società campana costretta a ripartire dai dilettanti. Con lei il biondo, soprannominato lo “squalo”, all’epoca della sua esperienza da cilentano doc nella Gelbison, sempre in serie D. Poi, l’avvio della risalita, un passo alla volta, fino all’attuale stagione già da definire trionfale. D’Angelo si è preso, negli anni di Avellino, la fascia di capitano (ieri sera però indossata dal veterano Francesco Millesi), e soddisfazioni a iosa. Volendo tracciare solo questo 2013, Angelo ha vissuto l’emozione di una vittoria in campionato, con la numero 8 sulle spalle, con la promozione in serie B della formazione allenata da un altro salernitano, di Scafati, Massimo Rastelli. Poi l’esordio assoluto in cadetteria e perfino i gol, con il primo acuto del 5 ottobre scorso, al “Partenio-Lombardi” contro il Bari. Una rete decisiva per il momento vissuto dall’Avellino, che è saldamente tra le compagini che dimorano nei play-off. Ieri sera s’è chiuso come un cerchio, anche se sotto sotto la speranza di Angelo D’Angelo è di ripresentarsi con la casacca bianco verde allo Juventus Stadium magari da avversario non di Coppa Italia ma di campionato, per riuscire nell’impresa di scalare ben quattro categorie con la maglia dell’Avellino.



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