Il sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, ha inviato ai mezzi d'informazione una missiva rivolta al consigliere regionale on. Gennaro Mucciolo, in risposta alla lettera aperta inviata dallo stesso ai sindaci dei comuni della Valle del Calore, nonché affissa su pubblici manifesti. Riceviamo e pubblichiamo integralmente, di seguito, il testo inviatoci dal primo cittadino rocchese.
On.le Consigliere Mucciolo,
ho ricevuto oggi
Lei è stato quello che ha sostenuto e votato per l’accorpamento delle A.S.L. della provincia di Salerno nell’A.S.L. unica, con tutto il disastro che ne è conseguito, e ciò solo per sostenere una sterile ed inconcludente battaglia personale all’allora Vice Presidente della Regione - On.le Antonio Valiante. E mi fermo qui.
E pur tuttavia, con questo fardello e carico di responsabilità che si ritrova addosso, oggi ha il coraggio di attribuire ai Sindaci (SIC!) delle “incomprensibili inerzie”, senza peraltro minimamente sapere ed informarsi di cosa i Sindaci abbiano fatto in questi mesi, durante i quali la sua presenza è risultata evanescente quanto intangibile.
Al contrario di quello che Lei superficialmente riferisce, i Sindaci, sottoscritto in testa, da anni stanno sostenendo strenue battaglie per la difesa dell’Ospedale di Roccadaspide, e lo stanno facendo con enorme senso di responsabilità ed azioni concrete che avrebbero dovuto avere - specie nel passato, allorquando Lei assumeva ruoli di governo in Consiglio regionale, e dunque con un potere di incidenza notevole - ben altro sostegno e sviluppo.
E quelle iniziative e percorsi, sempre nell’ambito dei canali istituzionali, come il ruolo di Sindaci impone, sono tutt’ora in atto, sebbene devo constatare che Lei le sconosce completamente. Sicché, anche l’atteggiamento che Ella assume nei confronti delle Istituzioni, segnatamente del Presidente della Provincia di Salerno, mi pare obiettivamente più una iniziativa di mera pubblicità politica che non una seria interlocuzione tra Istituzioni volta alla seria risoluzione del problema.
Io sostengo fermamente da anni, sia nelle parole che nei fatti, che la battaglia per l’ospedale di Roccadapide non può essere utilizzata per fini politici di parte, ma deve essere condotta al di fuori degli schemi di appartenenza, anche partitica. Dunque, se oggi il Presidente della Regione è espressione di una parte politica diversa da quella di appartenenza di molti di noi, questo non significa che non si debba con tale Istituzione interloquire e ragionare, analizzando il problema concretamente, nella sostanza e nel merito, e proporre e sostenere le iniziative di intervento necessarie ed utili, come stiamo facendo. L’ospedale di Roccadaspide non è né del centro destra, né del centro sinistra, ma appartiene ad un territorio e soprattutto rappresenta un patrimonio di tutta la popolazione di quel territorio, un bene attraverso il quale si garantisce un diritto fondamentale ed inviolabile.
In questo senso io mi sono sempre mosso, e con me devo dire tutti i Sindaci dell’intera Valle del Calore, che ringrazio ancora una volta per l’importante sostegno e il costante impegno profuso, al di la degli steccati ideologici e partitici. Quindi, se oggi il Presidente della Provincia di Salerno e il Presidente della Regione Campania possono offrire un contributo ed un impulso affinché le scelte assunte con l’ultimo piano Zuccatelli, ingiuste ed inique per come abbiamo sottolineato e rimarcato con vari documenti nelle varie riunioni della Conferenza dei Sindaci che sono state in questi mesi tenute, e a cui hanno partecipato anche gli altri esponenti delle Istituzioni cui ha indirizzato
Il piano di riassetto della rete recentemente approvato è inaccettabile e fortemente penalizzante per l’Ospedale di Roccadaspide. Questo emerge palmare ed incontestabile. Ma proprio perché la bozza finale poi approvata - che stravolge peraltro la precedente proposta dello stesso Commissario Zuccatelli, che aveva, invece, qualificato il P.O. di Roccadaspide come ospedale di 1° livello e nella rete dell’emergenza con pronto soccorso – risulta penalizzante e fortemente incoerente rispetto al trattamento di favore che è stato riservato ad altre aree territoriali e ad altri presidi, devo segnalarLe che le proposte fatte dai Sindaci in questi mesi, convocati più volte su mia iniziativa, le ragioni esposte a sostegno, le iniziative sollecitate, frutto di una analisi ed uno studio approfondito e nel merito della questione, sorrette peraltro da documentazione e fatti incontestabili, vanno nella direzione di individuare soluzioni che consentano di riconoscere i meriti (conseguenti ai numeri che esso può vantare), le prerogative e le peculiarità del P.O. di Roccadaspide, e dunque evitare ogni ipotesi di accorpamento siccome proposta.
Ed allora, in questo contesto fattuale e politico di riferimento,
Voglio sperare che la sua parte nella difesa dell’ospedale di Roccadaspide che dice di aver fatto per il passato, possa continuare a farla insieme a noi e con risultati che spero siano diversi da quelli che Lei ha assicurato con le azioni e le decisioni assunte in Consiglio regionale, in particolare con
Roccadaspide, lì 27/08/2010
Il sindaco
Girolamo Auricchio
Per correttezza d'informazione, riportiamo di seguito anche il testo integrale della lettera aperta dell'on. Mucciolo:
All’impegno di lotta determinata, forte dei Sindaci della Costa d’Amalfi per mantenere la struttura ospedaliera di Castiglione di Ravello nella rete dell’emergenza, fa riscontro un atteggiamento di incomprensibile inerzia dei Sindaci e delle Istituzioni presenti nella Valle del Calore – Alburni rispetto alla prospettiva di chiusura dell’ospedale di Roccadaspide. Ripeto, il piano ospedaliero, firmato dall’On.le Caldoro e approvato dal Governo Berlusconi, prevede la chiusura dell’ospedale di Roccadaspide senza possibilità di equivoco alcuno al di là delle assicurazioni che il Presidente della Provincia, On.le Cirielli, va dando in giro. E un atteggiamento di inerzia delle istituzioni del territorio ne accelera il processo di chiusura. Ne è pensabile che il discorso dell’accorpamento in un’unica struttura ospedaliera nella Valle del Sele di quattro ospedali, compreso Roccadaspide, risolva il problema del diritto alla salute dei cittadini della Valle del Calore – Alburni. Sarebbe un diritto negato. Le distanze e i tempi di percorrenza, infatti, per raggiungere la eventuale costruenda nuova struttura sarebbero maggiori. Confido in una inversione di rotta. Se è così, ritenetemi a disposizione. La mia parte, di difesa determinata del mantenimento dell’ospedale di Roccadaspide, nel mio ruolo istituzionale, comunque continuerò a farla. Distinti saluti.
On.le Gennaro Mucciolo