CAPACCIO. Torna d’attualità la necessità di attivare interventi urgenti riguardo la manutenzione dell’alveo del fiume Sele, al fine di preservare il territorio di Capaccio Paestum, la sua spiaggia e il comprensorio afferente ai comuni che confinano con la città dei templi da possibili inondazioni e allagamenti. La problematica era stata sollevata lo scorso novembre dal Consorzio dei Lidi di Paestum che, nella persona del suo presidente, Albertino Barlotti, si è rivolto al Dipartimento di Protezione Civile nazionale richiedendo che si proceda, urgentemente, alla pulizia dell’area alla foce del fiume. Ora proprio l’Ufficio II Rischi idrogeologici e antropici, in risposta, ha sollecitato, attraverso una nota, le istituzioni territoriali (Regione, Provincia, Comune di Capaccio nonché Consorzio di Bonifica Destra e Sinistra Sele e Autorità di Bacino, e per conoscenza anche la Prefettura) a voler accertare quanto denunciato dal Consorzio dei Lidi circa il pessimo stato di manutenzione del corso fluviale e intervenire, ognuno secondo le proprie competenze, con opportuni provvedimenti a tutela dell’incolumità pubblica e privata. Una criticità affrontata dalle Amministrazioni comunali coinvolte che hanno continuano a sollecitare interventi urgenti agli enti preposti, preoccupate dalla forte erosione che interessa l’alveo del fiume. E proprio il sindaco di Capaccio, Italo Voza, è stato invitato dal Dipartimento di Protezione Civile a monitorare la situazione di rischio e intervenire con ogni utile provvedimento. Di fatto diverse sono state le comunicazioni inoltrate anche dall'ufficio di Protezione Civile del Comune di Capaccio, la cui Amministrazione comunale si è attivata per quanto di competenza. Intanto, le condizioni in cui verte il Sele, per effetto di consistenti fenomeni erosivi, dovuti anche all’annosa mancanza di manutenzione, rischiano di compromettere un intero ecosistema, provocando notevoli danni materiali ad importanti infrastrutture, come peraltro già avvenuto nella zona di Ponte Barizzo, al confine tra i comuni di Eboli, Capaccio ed Albanella. Soddisfatto per l’interessamento si dice al momento Barlotti il quale ribadisce che “c’è la necessità di dragare la foce e pulire l’alveo del Sele con mezzi adeguati altrimenti la situazione sarà sempre la stessa con una forte erosione che rischia di compromettere il territorio. Se l’intervento va fatto deve essere eseguito con urgenza perciò – continua Barlotti - invito l’Amministrazione comunale, in quanto vicina al territorio, a vigilare e continuare a sollecitare interventi risolutivi”. La foce del Sele è interessata, a più riprese, da un accumulo di detriti che ostruiscono lo sbocco delle acque in mare e che si ammucchiano intorno ai pilastri del ponte che sovrasta il fiume, lungo il quale si snoda la provinciale 175. Resta dunque una situazione di pericolo non nuova al territorio, che si è trovato negli anni scorsi a dover fare i conti con allagamenti e alluvioni che hanno messo in ginocchio gran parte del comprensorio comunale, dovuta spesso proprio al ritardo con il quale, anche i più semplici interventi di manutenzione, vengono posti in essere.