E’ pronto a vivere una nuova dimensione il girone I della serie D. La sosta permette di metabolizzare il caso Ragusa. La radiazione dei siciliani, l’esclusione dal campionato è ufficiale. Alla quarta rinuncia, come da regolamento, gli azzurri sono stati estromessi dal torneo che diviene così a diciassette squadre. Da oggi chi incontrerà, da calendario, gli iblei avrà automaticamente tre punti a tavolino e riposerà. Un ottima notizia ovviamente per tutte, mentre il raggruppamento vive di blocchi ormai ben definiti per gli obiettivi da centrare. Partendo dall’alto la sfida Savoia-Akragas continuerà anche se i bianchi di Vincenzo Feola hanno incrementato il vantaggio, divenuto di sei punti. La lotta però proseguirà. Per i play-off sono in corsa sei squadre. Tutte dovranno accelerare e ridurre l’attuale distanza di undici punti sugli agrigentini per non rischiare di veder naufragare la possibilità che la quinta possa non disputare gli spareggi, come da regolamento. Il limite è fissato a dieci punti. Così la battaglia investe le salernitane Agropoli, Battipagliese e Cavese, un’altra campana, i beneventani del Torrecuso, la calabrese Nuova Gioiese e i siciliani del Noto. Se l’Orlandina aspira a rientrare in corsa, altre come Comprensorio Montalto, Hinterreggio e Pomigliano cercano di rifinire in tempi brevi la permanenza, anche perché il Due Torri prosegue a passo lento, con invece Città di Messina ma soprattutto la Vibonese che sul mercato si è rinforzato e viene da quattro successi ed un pareggio, vogliono provare a salvarsi senza la coda di maggio. In risalita, proprio vedendo le operazioni di dicembre e le prestazioni sul campo, anche il Rende. Per il Licata, invece, nonostante sia rientrata la crisi societaria, l’operazione salvezza sembra davvero difficile.