AGROPOLI. Alla partita, che rivestirà  il ruolo di big-match della giornata, c’arriva senza dubbio molto meglio l’Agropoli. Egidio Pirozzi valuta con calma ed attenzione, in base alle indicazioni del campo, l’undici da schierare contro l’Akragas di Pino Rigoli che vive un momento davvero particolare. Soltanto qualche settimana fa, gli agrigentini sognavano l’aggancio alla vetta. Nello scontro diretto, casalingo, contro il Savoia, arrivò lo 0-0 che non mutò le distanze, allora di tre punti, dal vertice. Poi è arrivata la doppia sconfitta consecutiva contro due salernitane. Identico il risultato ma anche il modo. 3-2, con rimonta della Battipagliese al “Pastena” firmata Manzo, e poi con il clamoroso ribaltone della Cavese in terra sicula, con lo 0-2 completamente rivoluzionato dalla tripletta di De Rosa. Due ko pesanti da digerire, mentre il Savoia ha preso a vincere due partite di fila, ponendosi a +9, attuale divario tra prima e seconda, non dilatato negli ultimi novanta minuti, quando l’Akragas ha raccolto il classico punto della ripartenza a Montalto. Ora arriverà l’Agropoli, la terza salernitana da affrontare e così gli agrigentini un po’ temeranno i delfini, ma non solo, ovviamente per la cabala, ma per la forza dei biancazzurri di Pirozzi. Se davvero vuole mantenere una piccola fiammella di speranza per la vittoria del torneo, prima di concentrarsi completamente sulla fase play-off, l’Akragas dei vari Saraniti, Arena, Savanarola e tanti altri lussi per la categoria,  però non può fallire il ritorno alla vittoria che manca da quattro turni. Il tutto in un clima non facile, con l’aperta contestazione della Curva Sud, con gli ultras in protesta con il portiere Valenti.