AGROPOLI. Un girone fa, il terzo ko consecutivo fece esplodere la contestazione dei tifosi dell’Agropoli. L’Akragas passò al “Guariglia” con i minuti di gioco fermi dopo il 2-1 di Arena, l’invasione di campo di alcuni supporters (poi in otto vennero denunciati) e la simbolica protesta, con i delfini costretti a togliersi le divise al momento dell’uscita dall’impianto. Tutto è cambiato, anzi, si è trasportato dal Cilento ad Agrigento, perché la seconda in classifica, allenata da Pino Rigoli vive una fase particolare. Il divario dalla capolista Savoia si è dilatato, giungendo all’attuale distanza di nove punti e gli ultras hanno già annunciato la loro assenza domani pomeriggio, dalla Curva Sud dello stadio “Esseneto”. Il motivo è in un gesto del portiere Valenti verso la torcida nel dopo partita contro la Cavese. Quattro punti in altrettante gare, questo lo score degli agrigentini che vogliono riscattarsi. Davanti però, c’è un Agropoli che ha perso (anche immeritatamente) solo una partita da novembre ad oggi e nonostante gli otto punti di svantaggio può davvero ambire, con la forza del gruppo in possesso di Egidio Pirozzi di organizzare uno scherzetto alla vice primatista.