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Agropoli, 'Guariglia' in estasi: delfini da sballo e da sogno
Marco Rizzo
04 marzo 2014 13:49
Eye
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AGROPOLI. Lo stadio “Guariglia” in estasi per l’Agropoli che dimostra tutto il carattere e le caratteristiche della grande squadra. Sul secondo calcio di rigore assegnato alla Cavese, contestato dai delfini di Egidio Pirozzi, era facile immaginare scoramento e testa annebbiata. Invece in quei tre minuti che hanno sconvolto il derby, i biancazzurri hanno mostrato qualità ed intensità prendendosi di forza l’intera posta in palio, sorpassando i metelliani, mettendo la freccia nell’incontro ed in classifica per tre punti pesantissimi da mettere a bilancio. Perché l’ottavo acuto di fila al “Guariglia”, con la ‘nona’ da suonare che s’avvicina, domenica pomeriggio, quando nel Cilento arriverà l’Orlandina, produce effetti da sogno: salita al quarto posto solitario con la Battipagliese tenuta lì, a due lunghezze, con davanti anche lo scontro diretto da disputare (storia del 6 aprile) nell’impianto di contrada Marrota. Nella storia di una partita davvero epica, che rappresenta il momento più alto, allo stato attuale, degli ultimi diciassette anni dell’Agropoli, spicca il nome di Arcangelo Ragosta. Ex di turno, con tre gol ed un assist. Giornata perfetta per il numero 11, e novanta minuti da incubo per l’altro ex, Capozzi. Ragosta che sale a quota nove reti in campionato, con Michele Tarallo che realizza un gol da cineteca girando di testa nell’incrocio e portandosi a quota dodici. L’Agropoli sogna e fa riaccendere la passione di un intero ambiente.



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