ANGRI. Grande successo di pubblico per la nona edizione del Corto Globo Film Festival Italia. La kermesse che si è tenuta presso il castello Doria di Angri nei giorni 6, 7 e 8 marzo non ha deluso le aspettative riportando tanta gente davanti al grande schermo allestito per l’occasione. Tante le novità nel ricco programma proposto in questa edizione, dagli incontri mattutini con numerosi studenti degli istituti scolastici elementari e superiori dell’agro nocerino-sarnese, ai workshop sulla sceneggiatura e sulla realizzazione di un cortometraggio con professionisti del settore, come Alessandro Rossetti e Gabri Gargiulo. Altre iniziative organizzate per l’occasione, come mostre d’arte alternativa, fotografica a cura di Alfonso Nappo ed intitolata “pArte de mì”; live painting a cura dell’artista Salvio Slork. Musica live e letteratura hanno caratterizzato la tre giorni COFFI col concerto dei “Buddha Super Over Drive” e la presentazione in anteprima del libro “La nobile arte di misurarsi la palla” da parte del giornalista e scrittore Amleto De Silva. Infine una master class sulla regìa con il maestro del cinema indipendente Tonino De Bernardi con e con la visione del suo capolavoro “Appassionate”. Sabato sera oltre alla partecipazione dei festival gemellati come La Scheggia di Milano e Sarno Film festival un pubblico molto numeroso e attento ha assistito alla proiezione dei corti finalisti. Un ringraziamento speciale a tutti gli enti regionali e nazionali, ai partners pubblici, privali e sociali di COFFI, alla presentatrice insieme al direttore artistico Andrea Recussi, Simona Cisale, a tutti gli ospiti intervenuti ed al pubblico numeroso come non mai al ritorno del Corto Globo film festival Italia ad Angri dopo due anni.
Ecco i vincitori:
Categoria Sguardi d’Autore: “OroVerde” di Pierluigi Ferrandini;
cat. Giuria Popolare: “Perfetto” di Corrado Ravazzini;
cat. Nuovi Percorsi: “Dentro” di Andrea Trimarchi;
Menzione speciale: “Cuore nero” di Aldo Rapè;
Colonna sonora: “Munnizza” di Licio Esposito;
Miglior attore: “Fulgenzio” di Aldo Iuliano;
Idea più originale: “Massimo” di Ciro D’Emilio.