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attesa su futuro dipendenti
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Corisa4, sindacati diffidano commissario Del Gaudio: "Non effettui procedure di mobilità lavoratori"
Marco Rizzo
13 marzo 2014 13:43
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VALLO DELLA LUCANIA. Una nuova nota della Conferenza Unitaria di Base invita e diffida il commissario liquidatore del Corisa4 di Vallo della Lucania, Domenico Del Gaudio, “a non effettuare azioni che possano pregiudicare la posizione dello status lavorativo ed economico della propria forza lavoro”. Nel testo, inviato non solo a Del Gaudio ma anche all’assessore all’Ambiente della Provincia di Salerno, Adriano Bellacosa e alla Regione Campania, al governatore Stefano Caldoro e all’assessore all’Ambiente Giovanni Romano, il segretario delegato Orlando Cioffi evidenzia come il “passaggio definitivo dei lavoratori in EcoAmbiente Salerno non è sinonimo di garanzia di stipendi e mantenimento dei livelli occupazionali, in quanto a tutt’oggi lo stesso Consorzio è creditore di somme avverso la società Provinciale e le conseguenti azioni di recupero del credito non risultano tutt’ora in essere”. Ed ancora, si legge, il commissario Del Gaudio è diffidato “a non proseguire più, nella sua posizione di legale rappresentante del Consorzio, nonché nelle vesti della sua professione, un’azione persecutoria ed intimidatoria esercitata sulla psicologia dei lavoratori propri dipendenti”. Per Cioffi “il Corisa4 non può avviare alcune trattazione di mobilità del personale se non preventivamente discussa con le parti sociali. Il Consorzio è in liquidazione e non può assumere responsabilità di procedure che riguardino il proprio personale se non surrogate dalle istituzioni locali”. In più, qualsiasi piano precedente piano elaborato non può trovare applicabilità al di fuori dei nuovi canoni legislativi in materia ambientale, ricorda Cioffi, dopo la normativa regionale indirizzata dal piano di palazzo Santa Lucia approvato lo scorso gennaio, sul riassetto del settore rifiuti. Il prossimo 26 marzo anche dei lavoratori del Corisa4 di Vallo della Lucania, che in questi mesi hanno ricevuto soltanto acconti sulle spettanze arretrate, prenderanno parte, a Roma, al raduno organizzato per chiedere al Governo l’intervento per lo sblocco dei fondi. Il momento era stato organizzato per il 21 marzo e poi differito.



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