CAPACCIO. Anche a Capaccio iniziano a proliferare negozi gestiti da stranieri, che nel continuare ad aprire i battenti non sembrano risentire della crisi che sta investendo il Paese. Su tutti, a farla da padrone sono le attività gestite da cinesi, i quali hanno iniziato con l’aprire i tanto noti ristoranti, per poi ripiegare sui casalinghi e abbigliamento a basso costo. All’inizio, i più li guardavano con scetticismo, ora sono diventati una sorta di punto di riferimento per chi intende “risparmiare” senza puntare sulla qualità. Un fenomeno in crescita anche a Capaccio, dove iniziano a diffondersi i negozi Made in China. Prossima, infatti, l’inaugurazione di una nuova attività commerciale, gestita da cinesi, proprio nel centro urbano di Capaccio Scalo, nei locali che un tempo ospitavano il Comando della Polizia Locale. Attività che non conoscono momenti di difficoltà, o almeno così sembrerebbe, visto che alcuni sono già aperti da diversi anni, come il negozio di abbigliamento che si trova lungo Via Sandro Pertini, al Rettifilo. Affari che procedono con un trend positivo anche nel centro urbano di Capaccio Scalo, dove i fitti nella maggior parte dei casi sono piuttosto alti e dove, lo scorso anno, ha aperto un altro grande negozio, questa volta di articoli per la casa, lungo Via Magna Graecia: si tratta di una sorta di emporio dove è possibile trovare praticamente di tutto, come riportato sulla grande insegna che campeggia ben visibile ai passanti. Lo straniero è un trend in espansione visto che, forse anche per sopperire ad alcune mancanze derivanti dall’essere lontani da casa, a fare affari sono anche alcuni negozietti di generi alimentari etnici, per lo più gestiti da indiani. Intanto, però, anche a Capaccio continuano a chiudere attività commerciali, alcune delle quali storiche, ed aumentano i cartelli “affittasi” che campeggiano sulle grigie saracinesche abbassate. Dove chiude il capaccese, apre lo straniero.