AGROPOLI. Il pari contro il Noto non produce effetti negativi sulla classifica ma rischia di divenire un pesante fardello nella corsa per il terzo posto. Con due punti in più, quelli che sembravano certi dopo l’ennesimo inizio brillante al “Guariglia” dei delfini di Egidio Pirozzi, prima di subire il ritorno dei granata siciliani, i biancazzurri avrebbero staccato le dirette concorrenti. Un divario di tre punti sul Torrecuso, di ben quattro sulla Battipagliese. Un viatico ottimo, insomma, visto che all’orizzonte c’è una trasferta non facilissima, contro una Vibonese affamata di punti per evitare il peggior posto possibile in vista dei play-out e perché il prossimo incrocio casalingo vedrà giungere al “Guariglia” proprio la Battipagliese per un derby che sarà se non decisivo almeno fondamentale. Ecco perché il 2-2 viene accolto con insoddisfazione nell’ambiente biancazzurro. La partenza sprint con Ragosta e D’Avanzo vanificata, e con la necessità di ripartire anche se la palla è sempre nelle mani dei delfini, che ora sono a meno dieci dall’Akragas seconda in classifica. Un distacco da non divaricare se si vuole tenere aperta completamente la finestra play-off, con gli spareggi tra la seconda e la quinta e tra la terza e la quarta. Insomma, nella rincorsa, in un girone che comunque vive un rush finale emozionante, anche chi come l’Agropoli ha prodotto un filotto impressionante e d’applausi per scalare la graduatoria, non può permettersi il lusso di sbagliare.