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SI FINGEVA DIRIGENTE DI POLIZIA
SI FINGEVA DIRIGENTE DI POLIZIA
Teggiano, sposata e truffata da finto poliziotto: appello a Napolitano
Redazione
10 aprile 2014 14:30
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TEGGIANO. Agnese Di Sarli, l'infermiera 47enne di Teggiano, truffata dal marito che l’ha indotta a sposarlo e si è fatto prestare una grossa somma di denaro spacciandosi per un alto funzionario di Polizia, si è rivolta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per ottenere l’annullamento del matrimonio. A raccontare l'accaduto era stata la stessa Agnese, lo scorso marzo, nel programma condotto da Franco Di Mare, "La vita in diretta" in onda su Raiuno. La vicenda risale al 2011, quando Agnese conosce l’uomo che sarebbe diventato suo marito, un 56enne romano che le dice di essere il commissario capo della Dia. L'uomo, stando al racconto di Agnese, si era perfettamente calato nella parte girando spesso in divisa per le strade del centro cittadino, promettendo anche posti di lavoro a Roma negli uffici del Senato. La donna si fida ciecamente di lui e quando i due decidono di sposarsi l'ignara si accolla finanche le spese matrimoniali arrivando successivamente a concedergli un prestito di 100mila euro, mai restituito. A smascherare la truffa è stata la Squadra Mobile di Roma che, nel 2012, nell’ambito di un’indagine inerente alcune truffe perpetrate a Roma, ha sorpreso l’uomo mentre si accingeva ad uscire di casa indossando una divisa da Primo Dirigente della Polizia di Stato e un falso tesserino di appartenenza alla Dia. Rinvenuti anche documenti personali, curriculum e domande di impiego da parte di diverse persone principalmente per gli Uffici di Camera e Senato con tanto di lettere dell’Ufficio personale del Senato della Repubblica riportanti logo e firma di un presunto funzionario di quell’ufficio. 



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