BATTIPAGLIA. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, a gestire il traffico di stupefacenti, eroina e cocaina, tra Battipaglia e la Piana del Sele, era la 51enne Argentina Citro. Questo emergerebbe dalle intercettazioni, telefoniche ed ambientali, e dall’inchiesta che ha condotto all’arresto di otto persone, accusate di aver messo in piedi un associazione a delinquere che, rifornendosi a Scampia, quasi quotidianamente, grazie alla complicità del pluripregiudicato Luigi Silvestri, detto “Cioccolato” era poi capace di trasportare la droga e piazzarla nei centri di Battipaglia, Eboli, Capaccio, Valva e Colliano, estendendosi anche ad assuntori provenienti dalle province di Potenza ed Avellino. Tutto partiva da “lady cocaina” come è stata soprannominata Argentina Citro. Attorno a lei una rete di pusher, dalla figlia Francesca al fratello Raffaele, da Luca Goievic e Maurizio Coralluzzo, di Battipaglia al capaccese Egidio Cappai, oltre ad un’altra donna, Consuelo Ciaglia, anch’essa di Battipaglia. I finanzieri del 2° Nucleo Operativo Battipaglia del Gruppo di Eboli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Salerno, hanno chiuso il cerchio sull’operazione “Slaves” completando le tre fasi dell’inchiesta: dal pedinamento per verificare gli spostamenti degli arrestati, al sequestro di quantitativi di eroina e cocaina fino a giungere alla composizione del sodalizio criminale, dove ognuno aveva il suo compito da svolgere.