Si continua a lavorare in casa Calpazio in vista della gara di domenica pomeriggio. Cresce l’attesa per il derby cilentano che vedrà opposta la matricola capaccese alla Gelbison. E’ un incrocio inedito per l’Eccellenza. Una categoria agguantata per la prima volta nella storia dalla Calpazio, protagonista di un buonissimo abbrivio di campionato. La testimonianza è negli otto punti sinora raccolti in cinque giornate, nell’entusiasmo che si è creato sin da subito attorno alle prestazioni della squadra di Enzo Adinolfi. Un nugolo di giovani da proporre al proscenio della massima categoria dilettantistica, e un gruppo di calciatori più esperti. Un mix che ha prodotto risultati estremamente soddisfacenti per una neopromossa. Dal giorno del ripescaggio, durante l’estate ad oggi, la Calpazio non ha assolutamente pagato lo scotto del noviziato. Anzi, visto il livellamento che si riscontra nel girone B di Eccellenza campana, non disdegna di metter su un pensierino affascinante, da pelle d’oca. Domenica pomeriggio, al “Mario Vecchio", un’eventuale vittoria porterebbe Francesco Pecora e soci nel pieno dell’alta classifica, in pratica nella zona play-off. Se da un versante il tifoso capaccese sogna e si immagina con tutto il diritto protagonista, a tenere ben saldi i piedi per terra è la stessa società cara al presidente Rinaldi. Non c’è fretta, non è necessario correre con la fantasia. La Calpazio proverà a misurarsi di giornata in giornata sul campo, sicura di poter esprimere le proprie qualità sempre, per portare a termine la sua missione, ottenere quanto prima una tranquilla salvezza. Ma domenica il test sarà davvero probante. Sono identici i discorsi intrapresi in casa Gelbison. Identica la situazione vissuta dai rossoblu di Turco rispetto ai granata di Adinolfi. Otto punti in graduatoria, la voglia di proseguire bene il cammino. Calpazio-Gelbison è in pratica la gara dei sogni da realizzare. Al fischio finale una delle due potrebbe lanciarsi definitivamente. L’altra potrebbe accantonare, al momento, eventuali sogni di gloria.