CAPACCIO. Passata l’emergenza ora si pensa a fare la stima dei danni e creare un tavolo tecnico. Bisogna intervenire per risolvere i problemi che si ripropongono quando il maltempo imperversa sul territorio della cittadina dei Templi. Il sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino, ha annunciato la convocazione di un tavolo tecnico, che si riunirà al più tardi lunedì mattina, per creare un riferimento per gli esperti chiamati ad operare sulle problematiche del territorio. Alla riunione prenderanno parte il primo cittadino Marino, il comandante della Polizia Locale, Antonio Rinaldi, l’ing. Rodolfo Sabelli e l’ing. Greco, responsabili rispettivamente dell’ufficio lavori pubblici e dell’ufficio tecnico del Comune di Capaccio. La priorità sarà  mettere in atto gli interventi necessari ad evitare soprattutto il ripetersi degli allagamenti delle strade cittadine come anticipato dal comandante della Locale. Gli sforzi, a quanto sembra, saranno  rivolti a dare soluzione ai ripetuti allagamenti del sottopasso a Capaccio Scalo.  “Basterebbe un gruppo di continuità per permettere alle pompe di sollevamento di continuare a pompare l’acqua piovana anche in assenza di energia elettrica” ha spiegato  il comandante dei caschi bianchi per il quale sarebbe anche opportuno installare una lanterna semaforica allo scopo di segnalare il divieto di transito in caso di allagamento. Altro discorso per i tombini che esplodono: in questo caso esisterebbe un problema tecnico riguardante la rete fognaria che, in  caso di abbondanti precipitazioni, non riesce ad assorbire la portata dell’acqua piovana. Come fatto notare da Rinaldi, che nel corso del’emergenza di mercoledì pomeriggio ha dovuto attivare tutti i suoi agenti per fronteggiare le tante richieste di aiuto, al momento i problemi da risolvere non sono di grave entità ma sono tali da poter sfociare in tragedia se trascurati esponendo anche il Comune a eventuali richieste di risarcimento. “Il tavolo tecnico  dunque si profila necessario e sarà creato - assicura il sindaco Marino - per dare ad ognuno responsabilità per le proprie competenze al fine di stabilire una maggiore partecipazione sul territorio ”