Attualità
Giardini pubblici, il "no" dei tecnici LI.P.A.
Redazione
19 ottobre 2010 09:11
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CAPACCIO CAPOLUOGO. I tecnici LI.P.A. si schierano contro il progetto di ampliamento dei giardini pubblici di Capaccio Capoluogo. L'associazione dei Liberi Professionisti Associati di Capaccio, del Cilento e della Piana del Sele contesta l’intervento per la riqualificazione del Capoluogo, invitando l’Amministrazione di Capaccio Paestum, capeggiata dal sindaco Pasquale Marino, ad evitare ulteriori cementificazioni.

Il progetto, da realizzarsi attraverso procedura di project financing, prevede la realizzazione di un anfiteatro di circa 450 posti e nuovi parcheggi nella parte sottostante di Piazza Tempone, attraverso la pubblicazione di un bando entro fine anno, il cui vincitore avrà la possibilità di costruire in località Chiusa di Leone, su un terreno di circa 9mila metri quadrati di proprietà comunale, circa 40 villette. Il progetto è stato approvato nel corso del Consiglio comunale del 28 settembre e prevede per le opere pubbliche un investimento di 1.700.000 euro, mentre per quelle private circa 4 milioni di euro.

“Si tratta di un intervento che interessa il centro storico di Capaccio Capoluogo – si legge in un documento dei LI.P.A. – al di sotto della storica fontana dei Tre Delfini con la cementificazione di un angolo verde (Chiusa di Leone), al di sotto dell’ex frantoio D’Alessio, a pochi metri dai palazzi storici. Ancora una volta un progetto di finanza che prevede la realizzazione di volumetrie edilizie giustificate da un intervento d’interesse pubblico. È forse il caso di ripensare all’intervento per la realizzazione di opere pubbliche, se la contropartita è sempre e solo la cementificazione, si avallano operazioni di speculazione edilizia privata”. Interventi che i tecnici ritengono in contraddizione con il Piano Urbanistico Comunale. “La realizzazione di questi interventi, a conti fatti, esaurirebbe la capacità edificatoria del Capoluogo – continua la nota – Le nuove volumetrie previste priverebbero i residenti dell’opportunità di realizzare, in futuro, piccoli interventi edificatori sul patrimonio esistente. Non si riesce a comprendere la decisione di una variante urbanistica al Prg per permettere la concretizzazione del progetto di finanza se non per l’intento di modificare le scelte programmatiche dello stesso Consiglio comunale in contraddizione con gli indirizzi già recepiti dal progettista del Puc”.

Già la scorsa settimana, i Liberi Professionisti Associati avevano preso una posizione netta riguardo al Concorso d’Idee per Paestum ed il Bando per la riqualifica dell'area 220, richiedendo la sospensione della conferenza dei servizi, in programma il 29 ottobre prossimo, che dovrebbe discutere del progetto preliminare dei lavori  di riqualificazione di Paestum e dei nuclei urbani di Torre di Mare, Licinella e Santa Venere, così come scaturito dal recente Concorso Internazionale d’Idee per Paestum. 



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