VATOLLA. Questo pomeriggio è saltato in aria il deposito di una fabbrica di fuochi d'artificio a Vatolla, frazione del comune di Perdifumo. Una violenta esplosione, verso le ore 16:00, ha scosso la tranquillità del piccolo centro cilentano, dato che la deflagrazione è stata avvertita nel raggio di 8 km e ha scoperchiato i tetti di alcune case ubicate nei dintorni del deposito. Una densa nuvola nera ha aleggiato sulla collina dov'è situata la fabbrica per diverse ore. Fortunatamente, non vi sono stati né morti né feriti. Sul luogo, si sono immediatamente recati i carabinieri della Compagnia di Agropoli, agli ordini del cap. Raffaele Annicchiarico, mentre i vigili del fuoco hanno impiegato più di due ore per spegnere le fiamme divampate nell'area. Nello scoppio, tutta la fabbrica è andata completamente distrutta. Da accertare la dinamica dello scoppio. Stando alle prime ricostruzioni, si è trattato di una disattenzione accidentale: pare che alcuni operai, nel provare nuovi fuochi d'artificio arrivati stamattina in fabbrica, abbiano scatenato improvvisamente delle scintille che sono finite incontrollabilmente su altre scatole di prodotti e vernici colorate presenti in deposito. Le perizie degli inquirenti sono tuttora in corso. La fabbrica di fuochi d'artificio è di proprietà dei fratelli Di Muoio, che operano già da diversi anni nel settore, e gestita dal signor Mario, il quale vive a Vatolla con la moglie di origine lombarda. In passato, la famiglia Di Muoio aveva perso uno dei fratelli, Francesco, deceduto proprio mentre maneggiava alcuni fuochi d'artificio. L'area è stata posta sotto sequesto e delimitata per diversi metri per ovvi motivi di sicurezza. A condurre le indagini, il pm Renato Martuscelli della Procura di Vallo. Sul posto, le telecamere di StileTV hanno raccolto la testimonianza del titolare, Mario Di Muoio (nella foto), e di un testimone oculare dell'incendio, Giovanni Malandrino. Immagini e servizi nel corso del nostro TG Stile.