VALLO DELLA LUCANIA. Ancora una volta sarà la data del 3 luglio a stabilire il futuro della Gelbison. Rispetto a dodici mesi fa la situazione è diversa, fortunatamente. Domani sera, l’assemblea dei soci andrà a fornire maggiori novità sul percorso che continuerà ad essere in serie D dei rossoblu cilentani. Angelo Noce, l’imprenditore che nel 2013, quando il 3 luglio giunsero le dimissioni dell’allora patron Antonio Piccininno, prese poi in mano le redini della società, ha già approntato la certezza basilare, ovvero la strada che conduce all’iscrizione al campionato. Ora ci sono da individuare la distribuzione di cariche, sia sul fronte dirigenziale che in termini di partecipazione economica all’attività. Momento che giungerà dopo l’approvazione del bilancio ed andrà ad includere anche la somma, o meglio il budget, che potrà rendere operative le mosse tecniche, attualmente ferme. Ad affiancare Noce, al secondo anno a Vallo della Lucania, potrebbero essere due figure ormai storiche per la Gelbison, come gli imprenditori Maurizio Puglisi e Riccardo Paolino. Insomma, un triumvirato che potrà poi scegliere con i quadri tecnici il percorso da intraprendere per il primo tassello da inserire, ovvero la figura dell’allenatore. E su questo punto ci sono due strade dopo l’addio ad Alessandro Erra approdato in Lega Pro con la Vigor Lamezia. La prima conduce all’esperienza, ed il nome più gettonato e che accontenterebbe l’intero ambiente è quello di Mario Pietropinto, una garanzia per un progetto da imbastire in serie D. Il trainer eburino, reduce dalla deludente esperienza ad Agropoli, ha lasciato ottimi ricordi da tecnico rossoblu. L’altra strada porta dritta alla scelta di un allenatore più giovane o magari da lanciare. Nessun salto nel vuoto, però, perché non verrebbe chiamato un tecnico alla prima esperienza. Possibile la scelta interna, ovvero la promozione in prima squadra di Marco La Greca, che esordirebbe in serie D, certo, ma con alle spalle l’esperienza maturata da secondo di Erra e con l’allenatore di Acciaroli profondo conoscitore dell’ambiente, vissuto anche da calciatore.