Attualità
BOTTE E VIOLENZE PER DUE ANNI
BOTTE E VIOLENZE PER DUE ANNI
Capaccio, tenta di uccidere ex compagna: denunciato 28enne di Trentinara
Alfonso Stile
03 settembre 2014 11:37
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Ha subito violenze per quasi due anni, ma solo quando il compagno avrebbe tentato di ucciderla ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri. Un vero e proprio incubo quello vissuto da una 39enne di Capaccio Scalo, vittima di continue percosse e vessazioni fisico-verbali da parte dell’uomo, un allevatore 28enne di Trentinara, denunciato a piede libero dai militari dell’Arma per tentato omicidio, lesioni personali e stalking: gli è stato anche ritirato il porto d’armi con il sequestro di alcuni fucili da caccia. Posizione che potrebbe aggravarsi visto che è stata subito informata la Procura della Repubblica di Salerno e ci sono ancora indagini in corso, supportate da registrazioni telefoniche e riscontri fotografici degli inquirenti, ed il pm titolare dell’inchiesta potrebbe richiedere l’applicazione di ulteriori misure cautelari restrittive. La donna, madre di due figli avuti da un precedente matrimonio, è ancora sotto choc ed è attualmente assistita dalla sezione dell’Associazione FederKravMaga Campania di Agropoli, presieduta da Gennaro Verta, centro di accoglienza e antiaggressione femminile. Dopo 4 anni di convivenza, l’uomo, con problemi legati all’alcool ed al gioco d’azzardo, negli ultimi mesi aveva iniziato ad assumere atteggiamenti ossessivi e molesti, con scenate continue di gelosia sfociate spesso in botte: in un’occasione, la 39enne ha riportato la lesione di un timpano dopo una serie di pugni ricevuti al volto, ma non aveva mai trovato la forza di denunciare le violenze per paura di ritorsioni. Due mesi fa era riuscita a cacciarlo di casa stroncando la relazione, ma la scorsa notte, al culmine dell’ennesima lite scaturita dall’allontanamento e dall’incapacità di rassegnarsi alla fine della relazione, il 28enne ha scaraventato la donna fuori dall’abitacolo della propria auto dopo aver aperto la portiera, trascinandola per alcuni metri con il rischio di metterla sotto con le ruote ed urlando di volerla ammazzare. Solo il sopraggiungere di altre auto ha impedito conseguenze peggiori, inducendo la 39enne, in preda alla disperazione ed al terrore, a rivolgersi ai carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, diretti dal l.te Serafino Palumbo, per denunciare il tutto. 



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