Attualità
Agropoli, il Comune dice stop a 5 lottizzazioni
Redazione
09 novembre 2010 11:46
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AGROPOLI. Il Comune di Agropoli ha bocciato cinque piani di lottizzazione: lo stop ci sarà fino all’adozione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, il cui iter è ripartito in questi giorni attraverso un accordo di programma di copianificazione tra il Comune e la Provincia. Le istanze di lottizzazioni, presentate da privati, sono state bocciate attraverso altrettante delibere di Giunta comunale e riguardano tutta l’area della collina San Marco sia a monte che a valle. Le domande di lottizzazione convenzionate per la realizzazione di civili abitazioni sono state presentate per le località “Galliano” per una superficie di 6.876 mq; per la zona “Coste” per l’occupazione di una superficie di 17.5000 mq; per l’area “Serpi” per una superficie di intervento di 12.252 mq; per la località “Galliano” per una superficie di 6.781 mq e per la località “Serpi” per un intervento su 25.830 mq. “Sono state respinte – si può leggere nella relazione del responsabile dell’area tecnica, Agostino Sica – in quanto la zona di intervento non è dotata di standard adeguati. Tutta la zona (C3-C4) dell’attuale Piano di fabbricazione del colle San Marco presenta stradine molto strette delle quali molte sono di natura privata, pericolose ed inadeguate, fognature realizzate in gran arte da privati e non organiche a recepire i liquami, rete idrica ed elettrica non sufficiente; inoltre non vi è la presenza di opere di urbanizzazione secondaria, quale parcheggi ad uso pubblico, piazze, verde pubblico attrezzato ed altri spazi pubblici necessari e garantire un minimo di vivibilità con gli standard imposti per legge. infine, la zona risulta completamente sfornita di servizi pubblici”. Al riguardo, è intervenuto anche il sindaco Franco Alfieri: “Abbiamo deciso di respingere per il momento le istanze per evitare un ulteriore consumo del territorio che potrebbe pregiudicare la futura pianificazione. Le aree dove sono state richieste le lottizzazioni non sono sufficientemente dotate di infrastrutture e servizi, la realizzazione di nuovi insediamenti avrebbero fatto collassare il preesistente. I nuovi interventi saranno effettuati con il nuovo Puc e non con un piano di fabbricazione risalente al ‘72”.



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