Attualità
Danni all'acquedotto: 15 comuni a secco per 1 mese
Redazione
10 novembre 2010 22:36
Eye
  1988

 

argine_rotto

 

Inizia la conta dei danni nel Salernitano dopo l’alluvione che ha colpito vaste zone della provincia. Le esondazioni dei fiumi hanno provocato problematiche difficili sul territorio, ad iniziare dai danni arrecati a quasi 3 km di condutture di acqua potabile dell’acquedotto del Sele, come è stato evidenziato nel primo vertice tenutosi in Prefettura a Salerno per fare il punto della situazione. Per riparare l’impianto nel tratto danneggiato dalla piena del fiume Sele, ci vorranno 5-6 milioni di euro e non meno di 30 giorni per ripristinare la normale erogazione dell’acqua potabile in un’area abitata da oltre 500mila persone, dove la rete idrica fornisce i quartieri di Pastena e Torrione di Salerno e ben 15 comuni della provincia di Salerno. A Capaccio, l'approvigionamento dell'acqua è centellinato al Capoluogo e nelle contrade più vicine al Sele. Durante l’intervento di ieri alla Camera dei Deputati, anche il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, ha fatto il punto sui danni provocati dal maltempo nel salernitano e sottolineato la gravità del guasto alle tubature: "In questo momento, risultano evacuate a scopo precauzionale circa mille persone, ma la situazione più preoccupante è quella dell’acquedotto del Sele, danneggiato seriamente. Pensiamo che per circa 30 giorni, lavorando per 24 ore al giorno, sarà necessario fornire acqua potabile in maniera diversa a circa 500mila persone di Salerno e della provincia". (nella foto un argine rotto del fiume Sele)



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