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Bertolaso: "Acqua solo il 23 dicembre"
Redazione
12 novembre 2010 10:29
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PONTECAGNANO. L’acqua tornerà a sgorgare regolarmente dai rubinetti delle case di cittadini di 14 comuni del Salernitano solo il 23 dicembre. Bisognerà attendere, in pratica, Natale per ritornare alla normalità, quando saranno ultimati i lavori sulla condotta del Basso Sele, praticamente spezzata in due tronconi e che andrà completamente ricostruita, con la realizzazione di by-pass. Quarantacinque giorni di attesa per le circa 500 mila persone interessate dall’emergenza. Nel frattempo, l’erogazione idrica sarà fornita attraverso le autobotti. Sarà garantito un milione di litri di acqua nelle prossime ore nei territori salernitani interessati dall'emergenza idrica causata dal maltempo. Il sistema di Protezione civile regionale e provinciale ha provveduto a reclutare 18 autobotti dei vigili del fuoco della Campania; altre 21 confluiranno nelle zone colpite dal guasto della condotta idrica del Basso Sele e fra queste anche due per il trasporto dell'acqua potabile reperite nel Lazio.

Complessivamente, per ovviare all'emergenza causata dall'alluvione, il Governo ha stanziato 5 milioni di euro.

Questo è uno degli sviluppi dell’incontro che il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha tenuto all'aereoporto di Pontecagnano con gli amministratori dei centri colpiti dall’emergenza idrica che dalla mattinata di mercoledì attanaglia i comuni di Salerno (zona orientale, quartieri Torrione, Pastena, Mercatello, Mariconda, Parco Arbostella), Pontecagnano, Battipaglia, Bellizzi, Albanella, Montecorvino Pugliano, Eboli, Serre, Campagna, Agropoli, Montecorice, Ogliastro Cilento, Castellabate, Cicerale.

Presente, in rappresentanza di  Capaccio, sicuramente il centro della Piana maggiormente colpito dall’alluvione del Sele, il primo cittadino Pasquale Marino, assieme al comandante della Polizia locale di Capaccio, il capitano Antonio Rinaldi. L’emergenza maltempo è stata soltanto accennata nei discorsi che Bertolaso ha affrontato nel corso dell’incontro.

Intanto, ci si muove anche a livello istituzionale. Si parte dalla nomina a commissario per l’emergenza Sele di Edoardo Cosenza, assessore regionale alla Protezione Civile. La ratifica giungerà martedì prossimo nel corso del Consiglio dei Ministri, che renderà ufficiale lo stato d’emergenza in cui versa una vasta fetta di territorio provinciale a sud di Salerno. Ad assicurarlo è lo stesso Bertolaso, che dribbla microfoni e taccuini, preferendo non rilasciare dichiarazioni alla stampa, lasciando scontenti i numerosi organi d’informazione presenti e soprattutto i cittadini che volevano sentirsi tranquillizzati proprio dalle parole del capo della Protezione Civile.

L’assessore regionale Cosenza, al termine dell’incontro, ha espresso un sentito ringraziamento alla “Protezione civile nazionale e il capo del Dipartimento, Guido Bertolaso per il grande senso delle istituzioni e l’ulteriore dimostrazione di sensibilità verso la Campania: nonostante gli impegni già programmati è voluto venire a vedere di persona i grandi problemi generati dalla rottura della condotta del basso Sele. La Protezione civile regionale è pronta ad assumersi la responsabilità e ad intervenire con i suoi tecnici, ma per risolvere in tempi brevi la grandissima emergenza idrica che coinvolge quasi 500mila cittadini, sono necessari poteri commissariali e l’intervento economico del Governo. La Protezione civile nazionale condivide questa impostazione. Nei prossimi mesi, sarà necessario individuare un nuovo modello gestionale per risolvere le problematiche relative al patrimonio infrastrutturale idrico che necessita di un profondo intervento in tutta la rete per evitare che possano sopraggiungere ulteriori improvvisi problemi in altre parti”.

Si attende ora anche l’effettiva stima dei danni che si sono registrati, specialmente nel comparto agricolo. Difficile, attualmente, fornire numeri e cifre che forniscano con esattezza il quadro della drammatica situazione. Sarà proprio Cosenza ad iniziare a lavorare in tal senso, a definire assieme a tutti gli organi istituzionali e tecnici la ricaduta, che sarà sicuramente ingente, che l’alluvione ha avuto ed avrà sul mondo dell’agricoltura, sulla filiera bufalina, su tutti i comparti così duramente toccati dall’emergenza. Per la Confagricoltura si tratterebbe di 500 milioni di euro. Si attenderà anche di conoscere come Regione e Governo vorranno intervenire, in termini di fondi, per assicurare un aiuto alle popolazioni alluvionate e agli operatori agricoli.

Le telecamere di StileTV sono state sul posto per riprendere l’incontro convocato dal capo del Dipartimento nell’aeroporto di Pontecagnano: le immagini Vi saranno riproposte nel corso della nostra programmazione.

 

Marco Rizzo © StileTV

 

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