CAVA DE’ TIRRENI. La Gelbison subisce un poker nel derby del “Simonetta Lamberti” contro la Cavese. Un risultato comunque pesante e condizionato da ben due calci di rigore assegnati ai metelliani, importanti per scavare il solco maturato nella ripresa tra gli aquilotti di Massimo Agovino e i rossoblu di Pasquale Logarzo, bravi a restare in partita per settanta minuti, pareggiando anche l’iniziale svantaggio. Per il confronto in terra metelliana il trainer di Rofrano ritrova Cacace in difesa, in dubbio fino all’ultimo. Al suo fianco c’è Pastore, con Itri ancora squalificato. Gala e Marchesano hanno compiti di copertura e di spinta sulle fasce a supporto di Peschechera. In mediana le conferme di Iorio, Manzillo e Tricarico. In attacco il tridente con il rientrante Sorrentino e Sica con Varriale punta di riferimento. La partenza premia la Cavese che al 13’ sblocca con De Stefano, ma la Gelbison non è da meno e trova il pari al 35’ con Varriale, al secondo gol consecutivo, e al terzo sigillo con la maglia dei vallesi in quattro partite. La Cavese ha necessità di vincere e dopo il pari maturato nei primi quarantacinque minuti si spinge in avanti per trovare il gol del successo. Reti che per ben due volte arriveranno dagli undici metri, con i falli assegnati da Gentile di Seregno. Sul dischetto va il capitano Claudio De Rosa che al 78’ fa esplodere il “Lamberti” e poi all’ 88’ si ripete per il provvisorio 3-1. La giornata di grazia del bomber della passata edizione del girone I della serie D si completa in pieno recupero, al 93’, con la festa finale della squadra con la propria tifoseria.