VALLO DELLA LUCANIA. La necessità è ripartire, ritrovando soprattutto il filo dei risultati, smarrito in un mese che non ha consegnato gioie. Dal 5 ottobre, giorno del successo di misura sul San Severo al “Morra”, la Gelbison ha totalizzato un solo punto in quattro gare. Tre ko, tutti accomunati da una stessa condizione, perché le sconfitte sono maturate nell’ultimo quarto d’ora. La Cavese passò al “Lamberti” grazie ad un calcio di rigore che diede il via al tris finale, con il 4-1 troppo pesante per i cilentani. E se l’extratime premiò a Francavilla la volontà dei vallesi per il 2-2 firmato Gala, sia con il Bisceglie che a Brindisi Logrieco prima e Varsi poi hanno punito Spicuzza, rendendo magro ed asfittico il bilancio di trenta giorni della truppa di Pasquale Logarzo chiamata adesso ad interrogarsi sul perché dell’involuzione che sembra di natura caratteriale più che tecnica. Motivi per essere soddisfatti si rintracciano nella vena sempre espressiva di Vincenzo Varriale sotto rete, con cinque gol, ma l’analisi dei difetti trova spazio in queste ore a Vallo della Lucania, con il richiamo a reagire, con una classifica che resta quella dei programmi, con dieci punti e con la graduatoria che ancora pone i rossoblu in una condizione tranquilla. Necessario, però, il riscatto in quello che domenica sarà un derby salernitano che pone in palio punti importanti, contro una Scafatese che ha pagato dazio all’inizio ma che ha preso a correre e a raggiungere quota nove, con i canarini di Pasquale Esposito ad una sola lunghezza dalla Gelbison.