AGROPOLI. Da due settimane ad Agropoli Pino Rigoli ha già impostato, con idee chiare, il suo credo tattico ed effettuato scelte nel segno della continuità. Per due partite consecutive, fatta eccezione per l’assenza di Ciolli squalificato, i delfini sono scesi in campo con la stessa formazione. Una novità dalle parti del “Guariglia”, segno che in questi suoi primi approcci con la realtà, l’ex Akragas ha inteso far subito capire le sue intenzioni, corroborate poi dai risultati, dalla doppia affermazione che rilancia ambizioni e desideri dei biancazzurri. Così, nel preparare in modo scrupoloso la prossima trasferta di Frattamaggiore, in casa della Nerostellati Frattese, che presenta sulla carta non poche insidie, è facile ipotizzare che al fischio d’inizio, si rivedrà l’Agropoli che ha prima sbancato Roccella e poi realizzato sei gol in ventisette minuti alla Juniores dell’Orlandina. Tra i cambi rispetto alla gestione Pirozzi, uno in particolare ha mostrato le differenze rispetto al passato. A centrocampo, pur dovendo far i conti con l’infortunio di Giraldi, Rigoli ha dal primo momento puntato sul capaccese Michele Siano, tenuto ai margini dall’ex trainer, utilizzato solo in Coppa Italia. Siano è da centottanta minuti pedina inamovibile nello schieramento a tre con Alfano e Berretti, altro elemento di caratura che difficilmente verrà mai tenuto fuori da Rigoli. Per il resto, contando sulla qualità degli interpreti, l’allenatore messinese non ha dovuto stravolgere niente, con Panini e Scognamiglio perni centrali, con Amendola ed ora Castaldi in retroguardia a spingere con in avanti la freschezza di Capozzoli e la fantasia di Tiscione a servire bomber Tarallo.