MOIO DELLA CIVITELLA. La Bcc dei Comuni Cilentani ha salutato il 2014 con il tradizionale "Concerto di Natale", tenutosi il 27 dicembre scorso, presso la chiesa San Bartolomeo Apostolo, a Moio della Civitella. L’evento artistico di fine anno ha visto l’esibizione dell'Orchestra da Camera "Ad Libitum" del conservatorio S. Cecilia in Roma, affiancata dal coro Schola Cantorum "Oris Valletta" di Pellare, diretto dal maestro Maurizio Iacovazzo. Nel corso della serata, è stato anche illustrato il progetto "Energia per il territorio" e presentato il calendario 2015; si è tenuta, inoltre, la consegna delle borse di studio assegnate ai soci e/o figli dei soci. “La nostra è una banca che nasce dalla fusione di quattro casse rurali, ed abbiamo voluto far sì che fosse sempre vivo il ricordo delle quattro Bcc unite, rendendo così il concerto di natale un evento itinerante – ha spiegato ai nostri microfoni il presidente, Lucio Alfieri – e siamo orgogliosi che, negli ultimi due anni, la nostra banca è cresciuta raggiungendo l’Irpinia e la Piana del Sele, dimostrando di saper essere dinamica e sempre pronta a stare vicina a quel territorio che è punto di forza della banca stessa”. Tempo di bilanci di fine anno anche per la Bcc Comuni Cilentani, dunque: “Siamo stati sempre vicini alle aziende – continua il presidente Alfieri – quest’anno la crisi è stata ancor più dura da gestire, ha attanagliato le nostre imprese, gli imprenditori e le famiglie. Non è un momento sicuramente di quelli facili, però la banca ha un ruolo importante, che ha continuato a sostenere al fianco delle persone ed agli imprenditori che avevano necessità; la crisi si sente soprattutto nelle famiglie, e la banca ha il dovere di non guardare troppo al conto economico ma di sostenere e dare slancio al territorio ed alle sue risorse”. Un anno difficile il 2014, un anno di ripartenza il 2015 secondo il direttore generale, Vincenzo Barone: “Dopo l’acquisizione di Altavilla e Calabritto, la banca ha operato un salto dimensionale che stiamo ancora digerendo. Sicuramente è stato un anno interessante, perché ci ha permesso di scoprire ancora meglio i territori sui quali ci siamo insediati, fatto di comunità sane, persone laboriose, una morale che sicuramente corrisponde ai nostri principi di fare banca - continua Barone - è chiaro che la crisi ha morso con grande intensità, in primis il turismo e l’edilizia, due settori portanti delle nostre zone, che da anni fanno i conti con una crisi che non conosce ancora fine. Il 2014 è stato un anno molto difficile, ma che ci permetterà di fare un ragionamento, ovvero correggere ancor di più le strategie, lavorare sempre di più con le piccole contropartite, che sono quelle che, per la loro duttilità e versatilità, hanno anche maggiori possibilità di sopravvivere. Quindi, stop a progetti grossi e grosse iniziative – conclude Barone – con l’augurio che il 2015 possa portare una ripresa per tutti quanti”.