VALLO DELLA LUCANIA. Nuova affascinante trasferta all’orizzonte per la Gelbison di Pasquale Logarzo. Messa da parte la sconfitta di Andria, in casa della capolista, con un pizzico di rammarico per aver affrontato la seconda parte del confronto in dieci, quando si era sull’1-1, per l’espulsione di Santonicola, i vallesi sono pronti a riprendere la strada della Puglia per fermarsi allo “Iacovone” di Taranto. La brillante prestazione contro la primatista, messa in oggettiva difficoltà, fa gonfiare il petto alla piccola realtà cilentana che intravede la possibilità di giocarsi contro la blasonata compagine rossoblu un vero e proprio incrocio per la zona play-off. A conti fatti, la squadra di Massimiliano Favo, costruita dall’ex capitano della Salernitana, Francesco Montervino, tarantino doc e attuale responsabile dell’area tecnica nella società passata nelle mani di salernitani, i fratelli Campitiello, imprenditori di Pagani, non è riuscita ad inserirsi in pieno nella lotta per la Lega Pro, con il meno undici sull’Andria che pesa e che porta a riconsiderare gli obiettivi stagionali, con la frenata, sottoforma di pareggio, sempre allo “Iacovone”, contro il Manfredonia, che allontana il primo posto con il taranto che potrà ambire a recuperare posizioni per la zona play-off. Quella fetta di graduatoria che è lontana solo tre punti per la Gelbison, che è quinta assieme a Cavese e Brindisi e che potenzialmente, per quanto di buono espresso finora, ha tutti i mezzi per dare la caccia ad una vittoria che sarebbe anche storica in uno degli stadi più importanti del Sud Italia.