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Agropoli, verso l'Akragas: scontro per la vetta ricco di intrecci
Redazione
08 gennaio 2015 14:01
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AGROPOLI. Tanti intrecci, che vanno oltre la classifica, attorno ad Akragas-Agropoli. E’ senza dubbio un match importante ma non ancora fondamentale per la corsa alla Lega Pro. I siciliani guidano il girone I della serie D con un punto di vantaggio sul Torrecuso e con quattro punti in più sui cilentani che nell’ultimo turno hanno limato la distanza. Sarà certamente uno spettacolo sugli spalti, perché la società di casa ha indetto la giornata biancazzurra allo stadio “Esseneto” di Agrigento. Dietro tanti particolari che rendono la sfida sentita su entrambi i fronti. In primis c’è Pino Rigoli. Il tecnico messinese giunto a novembre ad Agropoli dopo aver trascorso anni bellissimi nella valle dei Templi. A giugno la promozione in lega Pro svanì dopo il ko nella finale play-off contro la Correggese, che non venne comunque ripescata. A maggio Rigoli dovette alzare bandiera bianca davanti allo strapotere del Savoia, guidato da Vincenzo Feola, guarda caso l’attuale trainer dell’Akragas. Trasferendoci sul campo, oltre all’indubbia qualità di entrambe le rose, con elementi come Baiocco, Meloni e Savanarola da un lato, e di Tarallo, Berretti ed Alfano dall’altro, due sono le storie particolari. Una investe Pippo Tiscione con il fantasista siciliano che ha iniziato la stagione ad Agropoli prima del trasferimento in una diretta concorrente. C’è poi il legame con la storia recente del match, che andò in scena nella finale play-off del girone I della passata stagione, quando Rigoli superò l’Agropoli per 3-1, con la fondamentale doppietta messa a segno da Agatino Chiavaro che vuol conquistare una nuova promozione in Lega Pro dopo i recenti successi con il Salerno Calcio, nel 2012 e con il Messina, nel 2013.



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