Attualità
SPONDA DESTRA EROSA, CROLLATO MURO DI SCAFA
SPONDA DESTRA EROSA, CROLLATO MURO DI SCAFA
Capaccio, ponte del 'diavolo' a rischio crollo: allarme del Consorzio Sinistra Sele
Alfonso Stile
12 febbraio 2015 11:51
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Il vecchio ponte del "diavolo" sul Sele, in contrada Ponte Barizzo, è a rischio crollo. Ad asserirlo i funzionari dell’Ufficio Tecnico del Consorzio di Bonifica Sinistra Sele di Paestum, che lanciano l’allarme sollecitando la necessità di rimetterlo in sicurezza, dopo le radicali modifiche idrogeologiche apportate, alle sponde che unisce, dalle violente esondazioni del fiume. Costruito nel 1871 in mattoni e cemento, per molto tempo in passato ha collegato la contrada di Ponte Barizzo alla SS18, prima che il percorso della Statale venisse deviato grazie alla realizzazione dell’attuale ponte con piloni in cemento armato. È denominato del "diavolo” poiché, negli anni, diverse sono state le persone che, nel costruirlo in quel punto o nell’attraversarlo, sono perite.
“Attualmente si registra un serio e spiccato fenomeno di erosione in destra idraulica – spiega l’ing. Guido Contini, dirigente e progettista dell'Ufficio Tecnico del Consorzio – poiché le ondate di piena del Sele hanno in pratica cancellato circa 80 metri di terreno golenale, facendo crollare anche lo storico muro di scafa (nella foto); ciò ha determinato una deviazione radicale del flusso dell’acqua, che ora finisce con forza contro la pila destra a monte, minando le fondamenta della struttura con il rischio di innescarne, alla lunga, il collassamento improvviso; da notare che l’impeto delle piene, in questi anni, ha eroso e fatto crollare anche parte della strada prospiciente la sponda destra”. Per il presidente dell’ente consortile, Vincenzo Fraiese, se il ponte a tutt’oggi è ancora in piedi, nonostante le recenti alluvioni, è perché rappresenta “un autentico miracolo tecnico-ingegneristico”: da svariati anni, inoltre, il vecchio ponte non è interessato da opere di manutenzione particolari o controlli strutturali.
Per tale ragione, Fraiese sollecita la Regione Campania al fine di intervenire e provvedere a stanziare i fondi necessari per rimetterlo in sicurezza: “Nel 1993, a seguito dell’esondazione del Sele, il Consorzio studiò l’impatto che il fiume poteva avere sul ponte e l’adeguamento dell’area di Ponte Barizzo, realizzando un apposito plastico che, tuttora, è esposto nei Laboratori di Idraulica Ambientale e marittima dell’Università di Fisciano, con la quale si è realizzato uno studio approfondito in sinergia con il Dipartimento di Ingegneria civile, redatto dai responsabili scientifici prof. Fabio Rossi e Vittorio Bovolin”. Dal 2004 al 2008, l’ente di bonifica pestano ha realizzato opere di consolidamento arginale del Sele, per circa 4 km risalendo la foce, per complessivi 2,8 mln di euro, ultimate e collaudate il 10 aprile del 2008, nell’ambito di un progetto mirato che ha previsto, tra l’altro, 74mila euro di spese per analizzare adeguatamente il corso d’acqua con l’utilizzo di speciali imbarcazioni dotate di sofisticati ecoscandagli.



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