ASCEA. Vasta operazione antidroga, denominata “Bianca Velia”, nel Cilento. I carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, diretti dal cap. Alessandro Starace, hanno eseguito 12 ordinanze (sei in carcere, sei agli arresti domiciliari) emesse dal GIP presso il Tribunale di Vallo della Lucania, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Agli indagati che gestivano una significativa rete di spaccio sul litorale cilentano, è contestato il reato di spaccio di stupefacenti in concorso. Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba con perquisizioni domiciliari, che hanno portato a rinvenire 200 grammi di droga, con l’utilizzo degli elicotteri dell'Arma, con militari in tenuta antisommossa. Secondo l’inchiesta, come affermato in conferenza stampa dal procuratore Giancarlo Grippo e dal col. Riccardo Piermarini, Comandante Provinciale dei Carabinieri, l’attività illegale aveva come fulcro il centro di Ascea. Dettagliatamente, a rimanere coinvolta, in primo piano, la famiglia Criscuolo, che gestisce una rivendita di auto di Ascea ma anche una nota pizzeria asceota presso la quale gli assuntori di sostanze stupefacenti ordinavano e compravano la droga utilizzando i nomi classici delle pizze. Arrestati e condotti presso la casa circondariale di Vallo della Lucania, Aniello Criscuolo (49 anni) e Alessandro Criscuolo, 23enne, di Ascea. Ed ancora sempre dalla località cilentana provengono il 38enne Donatello Scottino, il 28enne Gianluca Sanna e la 28enne Teresa Maiuri. In carcere anche il 39enne di Palinuro Gennaro Di Costanzo. Agli arresti domiciliari gli asceoti Carlo Criscuolo e Andrea Giudice, entrambi 25enni, il 22enne, sempre di Ascea, Carmine Petillo, due giovani di Napoli, i 27enni Antonio D’Angelo e Giovanni Pennarellie il 28enne di Maratea Gaetano Iorio. Nell’inchiesta al vaglio anche la posizione di altri otto indagati.