Attualità
Capaccio, Puc: contestazioni dei tecnici LI.P.A.
Redazione
14 dicembre 2010 09:37
Eye
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CAPACCIO. I tecnici LI.P.A. si schierano contro il Piano Urbanistico Comunale di Capaccio Paestum. L'associazione dei Liberi Professionisti Associati di Capaccio, del Cilento e della Piana del Sele contestano le procedure adottate dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Marino, in merito alla realizzazione di alcuni progetti di finanza, che prevedono anche la costruzione di nuovi plessi residenziali. Le contestazioni mosse sono contenute in un documento di denuncia che è stato inviato, oltre all’Amministrazione, anche all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi, e forniture, alla Procura di Salerno ed alla Soprintendenza. “Revocate gli atti amministrativi relativi ad alcuni interventi edilizi previsti dal Puc e l’incarico per la redazione dello strumento urbanistico al professore Francesco Forte – si legge nella nota – L’associazione chiede pubblicamente all’Amministrazione di inserire nei programmi triennali solo le opere per le quali sussistano le condizioni di fattibilità economica da valutare sia con la procedura di finanza di progetto che con altri processi attuativi. Agli enti e soggetti istituzionali sovra comunali, per eventuali questioni di illegittimità degli atti amministrativi sino ad oggi prodotti, la Lipa chiede di intervenire, ciascuno per le proprie competenze, al fine di scongiurare ogni azione atta alla realizzazione degli interventi edilizi programmati. Gli interventi programmati con il Piano Casa e il progetto di finanza, non sono pensati nell’interesse generale dei cittadini e molti sono i dubbi sulla legittimità degli atti amministrativi. La proposta presentata dall’Amministrazione riguarda l’attuazione della realizzazione del parcheggio a Capaccio Capoluogo e della biblioteca comunale a Capaccio Scalo. Nel primo caso, unitamente all’opera pubblica, viene contemplata la possibilità di realizzare 48 villette, nel secondo caso 4 palazzine per circa 48 alloggi, quale ristoro per il privato. La normativa non contempla la possibilità di mettere a bando la cessione di diritti edificatori sulla base di un’azione di tipo negoziale. Se fosse confermato, significherebbe che chiunque potrebbe farsi promotore di un consistente intervento edificatorio a fronte di una qualsiasi opera pubblica”.

Inoltre, i tecnici Lipa puntano l‘indice contro il procedimento amministrativo che riguarda il Piano Casa sul quale i tecnici chiedono agli enti e soggetti sovracomunali che “siano accertate eventuali irregolarità nei percorsi amministrativi seguiti e la possibile illegittimità degli atti amministrativi sino ad oggi prodotti dall’Amministrazione”.



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