ALBANELLA. Chiesto lo stato di calamità naturale per i danni causati dalla violenta ondata di maltempo che ha interessato il territorio di Albanella, lo scorso mese di gennaio, per l’esattezza nei giorni 30 e 31. L’Amministrazione comunale, retta dal sindaco Renato Iosca, ha chiesto infatti alle Autorità e Istituzioni competenti, con apposita delibera di Giunta, l’accertamento ed il riconoscimento dello stato di calamità, in considerazione delle forti precipitazioni, che in alcune zone si sono manifestate in modo più incisivo provocando allagamenti, frane e danni alla rete viaria, a numerose infrastrutture nonché alle colture ed allevamenti, in particolare nei pressi dei corsi d’acqua del fiume Calore, del canale San Cesareo, dei torrenti Malnome, Cosa-Vallone Centanni e Lusa. Il fenomeno meteorologico, aggravato da forti raffiche di vento, ha praticamente messo in crisi il sistema fognario e di raccolta delle acque meteoriche, con rischi maggiori nelle aree più depresse, nonostante il Comune di Albanella abbia proceduto, con proprie risorse umane e strumentali nell’immediatezza dei fatti, a ripulire le strade del territorio comunale e ripristinare i canali e i collettori interessati dagli eventi atmosferici. Le zone più colpite sono stati i territori vicini a corsi d’acqua, valloni e fossi di raccolta acque, in particolare le località Jonta, San Cesareo, Matinella, Iscalonga e Cerrina.