SALERNO. La conservazione, la gestione e la valorizzazione dei beni culturali sono temi ben noti e di grande interesse per la cartografia, come dimostra l'attenzione ad essi dedicata dalla Associazione Italiana di Cartografia nel corso del suo primo cinquantennio di vita. La grande diffusione dei beni sul territorio ed i molteplici contesti nei quali sono collocati motivano l'interesse di chi si occupa di geografia e di cartografia; interesse per altro crescente soprattutto da quando il significato di bene culturale è stato esteso così da ricomprendere sia il patrimonio tangibile che quello intangibile.
La carta, intesa come straordinario strumento di lettura critica e di conoscenza del territorio, costituisce un supporto indispensabile per operare sul patrimonio culturale: uno strumento flessibile, aperto, capace di abbracciare una moltitudine di aspetti, di situazioni e di possibilità da cui deriva una grande varietà di applicazioni e di elaborazioni utili e creative. Il Convegno nazionale dell'AIC, organizzato a Salerno nei giorni 28, 29 e 30 aprile dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale con il contributo dell'Ateneo, si propone come occasione di confronto capace di fornire nuovi spunti di riflessione, contribuendo ad alimentare il dibattito su un tema caro agli italiani ma anche all'Unione europea, come dimostra lo spazio riservato al patrimonio culturale tangibile ed intangibile nell'ambito del programma Horizon 2020.