Attualità
Ponte Ciorlitto, Comune scrive alla Provincia
Redazione
22 dicembre 2010 10:58
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CAPACCIO. I residenti della località Brecciale della contrada Ponte Barizzo di Capaccio Paestum chiedono di “essere informati sulle condizioni del ponte Ciorlitto e su quelli che sono i tempi per la riapertura dell’infrastruttura, attualmente chiusa al traffico veicolare”. Una richiesta fatta al Comune dal momento che gli stessi devono utilizzare un percorso alternativo che li obbliga a compiere 8 chilometri in più, anche diverse volte al giorno. Per i disagi creatisi, il sindaco Pasquale Marino ha proceduto con una diffida nei confronti della Provincia che ha competenza sul ponte Ciorlitto. “Si sollecita l’attivazione immediata delle procedure atte all’ispezione tecnica – si legge nella nota – per la verifica dell’agibilità e stabilità del ponte sul corso d’acqua Ciorlitto, congiuntamente alla correlata urgente verifica idraulica da parte della Provincia e tutti gli enti preposti, con l’esecuzione di tutti i lavoratori utili alla completa eliminazione dei pericoli e rischi connessi”. Il sindaco ha disposto, dopo l’ultima alluvione, la chiusura del ponte sulla base della relazione dei tecnici della Protezione Civile, eseguita dal comandante della polizia locale Antonio Rinaldi.

È emerso, inoltre, dalla relazione inviata anche alla Provincia, che la struttura non ha i parametri di staticità richiesti, pertanto, a tutela dell’incolumità, è stata richiesta la chiusura. I tecnici hanno invitato la Provincia ad effettuare gli interventi necessari per evitare altri fenomeni di allagamento, al fine di aumentare la capacità di deflusso del corso idrico, ritenendo che a determinare l’esondazione sia stata la struttura stessa del ponte, poiché troppo bassa.

“La Provincia – ha dichiarato Marino - deve procedere con dei sopralluoghi per verificare la staticità del ponte che sarà aperto solo quando con una relazione scritta mi garantiranno che è agibile”. Determinato Marino nel volere trovare una soluzione definitiva a quello che ritiene un problema grave che affligge il territorio fin dal 1993, epoca dell’altra grande esondazione del fiume Sele che tanto danno ha provocato per il comprensorio comunale. Il sindaco ha, infatti, già preannunciato che, se gli Enti preposti, non provvederanno a dare risposte repentine e concrete a risoluzione del problema e ad effettuare gli interventi di messa in sicurezza, sarà lui stesso ad emettere un’ordinanza di abbattimento della struttura a tutela dell’incolumità della cittadinanza.



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