Attualità
Capaccio, due suicidi listano a lutto il Natale
Redazione
26 dicembre 2010 19:48
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  1966

depressione

 

CAPACCIO. Hanno deciso di farla finita nel giorno più speciale dell’anno, quello in cui tutti sono riuniti con le proprie famiglie in un’atmosfera di serenità e gioia, lasciando i propri parenti nel dolore più cupo e listando a lutto il Natale di Capaccio Paestum, scosso da due suicidi avvenuti proprio tra il 24 e 25 dicembre, a distanza di poche ore l’uno dall’altro. Il primo, tragico gesto si è verificato verso le ore 23:00 circa di venerdì scorso, quando una donna di 43 anni, residente in Via Francesco Gregorio in località Laura, figlia di un noto allevatore bufalino della zona, ha deciso di porre fine alla sua esistenza impiccandosi con una fune ad una trave del porticato, davanti casa. Ad innescare l’estremo atto è stata, molto probabilmente, la richiesta comunicata poco prima alla famiglia dai medici che hanno in cura l’anziana madre, colpita da ictus cerebrale ed in coma irreversibile da diversi giorni all’ospedale San Leonardo di Salerno, ovvero quella di staccare i macchinari che la tengono in vita artificialmente per l’impossibilità, ormai, di curarla. Una comunicazione crudele cui la donna non ha retto, decidendo di farla finita non appena è rientrata in casa, in tarda serata, avvinta dalla disperazione. A scoprire il corpo la sorella, che ha tentato anche di soccorrerla, ma invano. I funerali si sono tenuti proprio il giorno di Natale, presso la chiesa della Madonna di Loreto alla Laura, in un’atmosfera di glaciale dolore e stupore per l’accaduto. Incredulità che ha pervaso anche i familiari di un uomo di 63 anni, residente in Via Magna Graecia a Capaccio Scalo, il quale, scomparso da casa il pomeriggio del 23 dicembre, è stato ritrovato l’indomani mattina, senza vita, nel suo capannone di Varolato, dove esercitava da anni il mestiere di fabbro ferraio. Anche qui, corda e trave al soffitto, non hanno lasciato dubbi sulla modalità della morte. I funerali si sono tenuti, ieri mattina, nella chiesa di San Vito Martire a Capaccio Scalo.

Un doppio, tragico destino che ha intriso di amarezza e dispiacere il Natale di tutta la comunità capaccese, sotto shock ed inerme davanti a tragedie simili che corrono veloci attraverso il passaparola, come quella, che fortunatamente non ha trovato riscontri, di un altro suicidio avvenuto in località Gromola, nella mattinata di Santo Stefano.

Medesima incredulità anche a Teggiano dove un 42enne, la notte di Natale, ha deciso di farla finita impiccandosi in soffitta, probabilmente provato allo stremo da un forte esaurimento e da depressione.

 

Redazione StileTV



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