CAPACCIO. Pur sapendoli innocenti, accusò un funzionario apicale del Comune di Capaccio di aver intascato, per rilasciare autorizzazioni urbanistiche ed edilizie per la costruzione di un supermercato, una maxi tangente che, materialmente, gli avrebbe consegnato un consigliere comunale in carica. Nuovi guai giudiziari per Marta Santoro: per l’ex comandante della Forestale di Foce Sele, infatti, il sostituto procuratore Maurizio Cardea della Procura della Repubblica di Salerno, ha chiesto il rinvio a giudizio per calunnia ai danni del responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, l’ing. Carmine Greco, e il consigliere comunale Pasquale Mazza, entrambi individuati come parti offese nel procedimento. Richiesta che il gup Maria Zambrano del Tribunale di Salerno esaminerà il 30 giugno prossimo, data in cui è stata fissata l’udienza preliminare. Nella richiesta di rinvio a giudizio, la Santoro (difesa dall'avv. Michele Sarno) è accusata di calunnia in quanto, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, nel corso di un interrogatorio relativo al procedimento penale a suo carico per concussione (per il quale è stata poi condannata in primo grado a 8 anni e 4 mesi), “accusava pur sapendoli innocenti” sia Greco che Mazza. L’ex sovrintendente della Forestale, infatti, affermò che il dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale aveva rilasciato la concessione e l’autorizzazione, per la realizzazione del supermercato Eurospin, ricevendo in cambio una tangente per compiere atti contrari ai doveri del proprio ufficio; mazzetta che, sempre secondo quanto raccontò la Santoro al magistrato ed ai carabinieri, sarebbe stata consegnata all’ing. Greco dal consigliere comunale Pasquale Mazza. Per tale reato, se rinviata a giudizio, la Santoro rischia da 2 a 6 anni di carcere, coi proprietari dell’Eurospin che potrebbero costituirsi parte civile nel processo, richiedendo eventuali danni.