PAESTUM. Nuove contestazioni al Concorso Internazionale d'Idee per Paestum che si propone di procedere alla riqualificazione delle zone di Torre di Mare, Licinella, Paestum, racchiuse nell’area vincolata dalla legge 220/54. A porre il veto, durante la conferenza di servizi convocata pochi giorni fa sulla questione, sarebbero state la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle province di Salerno ed Avellino e la Soprintendenza ai Beni Archeologici delle province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta. Le direzioni generali dei due enti avrebbroe, infatti, evidenziato che il progetto vincitore del Concorso, sulle cui direttive l’Amministrazione comunale retta dal sindaco, Pasquale Marino, conta di procedere alla riqualifica dell’intera area della 220, poggerebbe su basi non solide, dal momento che gli interventi previsti andrebbero ad esclusivo vantaggio di determinate aree senza risolvere globalmente le criticità esistenti, con azioni che risulterebbero in conflitto con gli stessi vincoli esistenti. A ciò è stata segnalata la necessità, soprattutto in area demaniale, di procedere ad una bonifica da possibili ordigni bellici residuati e l’esigenza di intervenire in determinate aree, considerate a rischio, accompagnando il progetto con uno studio di compatibilità meteo-marino. Le direzioni delle Soprintendenze, infine, hanno sollecitato una particolare attenzione al piano per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche, aspetti sui quali si dovrà puntare l’attenzione anche secondo il Comando militare dell’Esercito Campania e l’autorità regionale di Bacino Sinistra Sele.