AGROPOLI. L’intensa attività di controllo, svolta dal 16 al 30 dicembre, ha portato alla scoperta di diversi illeciti da parte della Guardia Costiera di Agropoli, il cui personale ha costantemente vigilato su tutte le attività di commercializzazione della filiera ittica in considerazione del fatto che, tradizionalmente, si registra un notevole incremento, in merito, proprio nel periodo delle festività natalizie. I militari hanno operato seguendo le direttive impartite dalla Direzione Marittima di Napoli e del Compartimento Marittimo di Salerno e aderendo all’operazione nazionale “Onda d’urto” disposta dal Comando Generale.

I controlli sono stati eseguiti su tutto il territorio di competenza, sia in ambito costiero che nell’entroterra. Le verifiche hanno permesso di scoprire una fattispecie di frode in commercio: nel dettaglio, si è scoperto che il pesce messo in vendita con l’indicazione “bianchetto”, era in realtà del “pesce ghiaccio”, di provenienza asiatica. La frode, scoperta a San Marco di Castellabate, è stata immediatamente denunciata all’Autorità Giudiziaria competente. Ulteriori verifiche sono state condotte sui vari banchi controllati circa l’etichettatura, cioè sulla corretta esposizione delle informazioni obbligatorie che si riferiscono alla provenienza dei prodotti ittici commercializzati. Anche in tale ambito si è riusciti a scoprire diverse irregolarità per le quali si è proceduto all’elevazione di oltre 15.000 euro di sanzioni amministrative.

Nel complesso, sono stati 52 gli uomini messi in campo dall’Ufficio Circondariale della Guardia Costiera di Agropoli al fine di verificare il rispetto delle normative di settore e garantire gli interessi dei consumatori. I controlli sono stati effettuati, sia in terra che in mare, grazie anche all’ausilio del personale degli uffici locali marittimi di Santa Maria di Castellabate e di Acciaroli.