Attualità
Agricoltura ko, Comune lancia sos alla Regione
Redazione
07 gennaio 2011 10:26
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CAPACCIO. Il Comune di Capaccio Paestum chiede aiuto alle istituzioni a sostegno del comparto agricolo, colpito da una profonda crisi e a rischio chiusura dopo gli eventi alluvionali del novembre scorso e ultimamente aggravati dalle avverse condizioni meteorologiche. La Giunta comunale, infatti, ha sollecitato la Regione  per l’immediata istituzione di un tavolo anti-crisi presso Palazzo Santa Lucia di Napoli affinché si dichiari lo stato di calamità, dunque per favorire l’accesso alle misure finanziare alle aziende in difficoltà ed in situazioni di crisi, che intendono avviare un  piano di riqualificazione. È stato richiesto anche l’assunzione di provvedimenti straordinari al fine di sospendere i pagamenti almeno per i tempi necessari utili a definire un piano di rilancio e a sostegno alle produzioni.

“Le misure straordinarie richieste – si legge nel deliberato di Giunta – come la sospensione dei pagamenti e la moratoria delle presunzioni potrebbero costruire la condizione utile per attuare un piano di rilancio del comparto, capace di garantire il lavoro agricolo, il reddito delle aziende e la tutela del territorio”. Una richiesta finalizzata al rilancio delle attività produttive per impedire e contrastare la perdita di lavoro delle aziende agricole che insistono sul territorio. Il Comune ha richiesto, inoltre, al Governo “il finanziamento del fondo per la fiscalizzazione degli oneri contributivi alle stesse condizioni accordate fino al 31 luglio e di introdurre misure per contenere ed abbattere il costo del carburante e dell’energia. Di estendere gli interventi, che si stanno realizzando per far fronte ai danni per le alluvioni nel Veneto a tutte le altre aree rurali colpite da eventi simili e, dunque, alle campagne salernitane”. Il Comune si impegna, per quanto riguarda le sue competenze, “a sostenere le istanze degli agricoltori e delle loro organizzazioni nello sforzo di ottenere il riconoscimento dello stato di crisi e le misure straordinarie conseguenti; a sostenere le richieste avanzate dalla Giunta in tutte le sedi istituzionali e sociali; a coordinare la propria iniziativa con altre istituzioni territoriali per verificare le migliori condizioni e presentare insieme le richieste dei provvedimenti”.



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