PORTOFERRAIO. Molti si ricorderanno di quel cane che per mesi si aggirava in condizioni pietose presso la Conad di Portoferraio (Isola d'Elba), la scorsa estate. E si ricorderanno anche di quanto tempo è dovuto trascorrere – ben sette mesi – perché 'Amministrazione comunale se ne facesse carico affidandolo al canile Enpa di San Giovanni Valdarno (Arezzo). Sette interminabili mesi durante i quali il povero Ringo è stato dato in custodia - non si sa in base a quale titolo e con quali accordi - a un privato che ha fatto di tutto fuorché occuparsi delle reali necessità dell'animale.
Il risultato? Un cane detenuto in uno sgabuzzino senza alcuna assistenza sanitaria - gli è stata riscontrata la filaria, gli è stato estratto un forasacco dal timpano dopo mesi di dolore insopportabile, ha subito ogni genere di accertamento neurologico, era infestato da ogni tipo di parassita - cui si è aggiunta l'inevitabile conseguenza di una grave alterazione del comportamento dovuta all'esiguità dello spazio disponibile e all'isolamento subito. Insomma, un evidente quadro di sofferenza, dovuta ad una situazione di detenzione non conforme alle caratteristiche etologiche dell'animale; ma per chi doveva vigilare era tutto sotto controllo.
A febbraio 2015, dopo forti sollecitazioni e segnalazioni, il cane è stato trasferito presso il canile convenzionato. Vi è arrivato in condizioni difficili e sono state necessarie la volontà, la determinazione, la pazienza e la competenza dei volontari Enpa di San Giovanni Valdarno per restituire a Ringo una vita serena.
E così Ringo è passato dalla reattività imprevedibile e dal movimento circolare ossessivo nel recinto ad un pieno recupero, tanto da aver trovato chi l'ha accolto e lo ama incondizionatamente. Non solo, ma RINGO, forse proprio perché ha sofferto profondamente la deprivazione e l'abbandono, è diventato l'inseparabile tutore e compagno di uno dei membri della nuova famiglia, affetto da malattia degenerativa. Giace ai suoi piedi per ore e si fa accarezzare donando ciò che tanti umani hanno dimenticato: affetto, devozione, pazienza e comprensione. Grazie ai volontari di San Giovanni Valdarno per l'immenso lavoro svolto. A loro va tutta la stima e la gratitudine dell'Ente Nazionale Protezione Animali e dei suoi sostenitori.